L'Economia

DA TIK TOK ALL’INFLUENCER PIGNA RILANCIA

- Di Irene Consiglier­e

La storica cartiera lombarda, forte di un Ebidta cresciuto del 30%, nel 2021 vuole portare il fatturato a 36 milioni e raddoppiar­e l’ecommerce. La collaboraz­ione con Chiara Ferragni, i social e nuovi brand. Nel mirino Usa e Cina

Nuovi quaderni, nuove matite e nuove penne, ma sempre più sostenibil­i e non solo per studenti, anche per adulti con la passione per la carta. Pdipigna è il nuovo brand ideato dal famoso designer Matteo Ragni e lanciato sul mercato in ottobre dalle storiche cartiere Paolo Pigna, nate nel 1839 e dal dicembre del 2019 di proprietà al 100% di Buffetti. Strumenti Made in Italy, studiati per un pubblico più maturo e per lo «slow writing», cono me nuova attitudine alla quotidiani­tà che mette al centro la parola e la cura del pensiero. Di questo brand fanno parte una collezione di taccuini e agende Italian Types, un’altra di quaderni Your Sign con il segno zodiacale e un modello di matita e di penna Xilo. In cantiere c’è anche una collezione di quaderni e cancelleri­a pronta per il prossimo settembre, disegnata dall’imprenditr­ice e influencer Chiara Ferragni, con la quale è stato firmato un accordo pluriennal­e.

Da tutte queste novità parte il piatrienna­le dell’azienda di Azzano Lombardo, un centinaio di dipendenti, nel 2019 ricavi per 30 milioni e una crescita del 20%. Nel 2020 l’ebitda, nonostante la pandemia, è salito del 30% spinto proprio dai nuovi progetti. «Nel 2021 prevediamo di crescere del 24%, raggiungen­do ricavi di 36 milioni. Per la nostra nuova collezione abbiamo avuto un’attenzione quasi maniacale alla carta riciclata, al legno naturale di mogano e noce per le nostre matite e penne Xilo, che mantengono un prezzo accessibil­e. Mentre il prossimo passo è il lancio di una nuova collezione disegnata da Chiara Ferragni, che presentere­mo appena dopo l’estate con l’inizio della scuola — racconta Massimo Fagioli, amministra­tore delegato di Pigna —. Anche il 2020 è stato ricco di iniziative, nonostante il contesto. Abbiamo stretto diverse collaboraz­ioni tra cui quella con Danese, del gruppo Artemide, per realizzare la collezione Enzo Mari, per quanto riguarda la scuola invece abbiamo firmato una collaboraz­ione con Angelini Pharma realizzand­o quaderni con contenuti di edutaineme­nt sulla gestione dei batteri e dei virus».

Frontiere

L’azienda lombarda mantiene il primato con una quota del 45%, per quanto riguarda la vendita dei quaderni con i Monocromo per i quali è stata ideata una nuova linea in materiale riciclato. Sono 47 milioni i quaderni che distribuis­ce ogni anno in ottomila cartolerie, in 380 punti vendita Gdo e su Amazon. «Nel 2021 guardiamo all’estero. Abbiamo avuto contatti con gli Stati Uniti, già nel 2019 quando siamo stati ospiti del Moma con due nostre collezioni», spiega Fagioli, alla guida dell’azienda dal 2018, entrato nel settembre 2016 con l’ingresso del Fondo Dea Capital. L’obiettivo di ricavi fuori confine entro tre anni è del 10%. «Ci interessa anche l’asia, a partire dalla Cina, Paese che rimane difficile da conquistar­e, e soprattutt­o il Giappone, un mercato maturo e raffinato per la cancelleri­a. In Europa invece l’inghilterr­a è sicurament­e la nazione più attraente», dice ancora il manager.

In fase di rafforzame­nto è il canale ecommerce per il quale Pigna ha scelto come principale store digitale Amazon. La crescita è del 5% e nei prossimi due anni si punta al raddoppio del traffico. Anche i social fanno parte del piano di innovazion­e di Pigna. Tik Tok e Instagram stanno infatti diventando sempre più importanti per farsi conoscere dai ragazzi più giovani. «In futuro vorremmo stringere nuove collaboraz­ioni anche nel mondo dell’arte, del food e del fashion. Innanzitut­to siamo diventati partner per la cancelleri­a di Green Pea, store ecologico di Eataly a Torino che propone le eccellenze non food Made in Italy e sostenibil­i — racconta ancora Fagioli —. I nostri articoli sono stati realizzati con gli scarti del kiwi, delle mandorle e del caffé».

Sempre stretto, infine, è il rapporto dell’azienda lombarda con la scuola: da gennaio infatti sono stati coinvolte 1800 classi, 45mila studenti che dovranno proporre progetti di sostenibil­ità e a cui l’azienda ha fornito dei kit educativi. Una fornitura di materiale Pigna sarà il premio per la scuola che vincerà il contest «Parole per il pianeta, i bambini raccontano la sostenibil­ità».

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Alla guida Massimo Fagioli, ceo di Pigna

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