Video-assemblee a maggioranza
Che maggioranza serve per poter svolgere le assemblee condominiali in video conferenza? E cosa succede se un partecipante si scollega? Come vanno gestite le deleghe? Lettera firmata — via email Le regole per le assemblee condominiali a distanza, a causa del coronavirus, sono state riviste più volte. Le procedure non sono semplici e, a quanto pare, questa innovazione non ha attecchito più di tanto. Vediamo di riepilogare le regole del gioco che resteranno in vigore anche ad epidemia finita. Ora i condomini possono, anche se non è previsto dal regolamento condominiale, deliberare a maggioranza che le assemblee si tengano in videoconferenza. In questo caso nell’avviso di convocazione deve essere indicata la piattaforma utilizzata e l’orario fissato per il collegamento. Il verbale della seduta è trasmesso ai condomini con le stesse formalità previste per la convocazione dell’assemblea. Presidente e segretario vengono nominati dagli intervenuti in videoconferenza. Per quanto riguarda le deleghe, devono essere fatte pervenire al segretario e da questi allegate al verbale. Le deleghe devono essere scritte quindi possono essere inviate per email, sms, Whatsapp. Oppure conferite al delegato che le esibisce all’inizio dell’assemblea (molte piattaforme consentono l‘invio o la visione ai partecipanti di documenti) Se il collegamento s’interrompe nei confronti di un condomino, e il voto che questi non ha potuto esprimere era determinante ai fini della validità dell’eventuale delibera adottata, questa è annullabile. La possibilità di tenere assemblee in videoconferenza può essere introdotta nel regolamento con il voto favorevole della maggioranza dei condomini intervenuti all’assemblea, in rappresentanza di almeno 500 millesimi.
Con la consulenza di Germano Palmieri