Il telaio dell’automobile nascerà dai batteri
Materiali resistenti, tolleranti, resilienti: provano a crearli all’università della California del Sud, sfruttando i batteri. Un particolare tipo di batteri: quelli capaci di secernere ureasi, l’enzima che innesca la formazione di cristalli di carbonato di calcio, un composto minerale molto resistente presente nelle ossa e nei denti. Dopo avere stampato in 3D una struttura reticolare o una impalcatura, vuote, i ricercatori introducono i batteri. I cristalli che si creano si ancorano alla struttura e ne riempiono ogni vuoto. Consegnando un materiale che, nei test meccanici, si è dimostrato rigido, forte, resistente alle fratture. Le applicazioni più immediate sono nelle infrastrutture come i pannelli aerospaziali e i telai di veicoli, ma la relativa leggerezza di questo materiale — che può ripararsi da solo — offre anche opzioni per la difesa personale, come giubbotti antiproiettile.
Il cellulare ha fiuto
I cani addestrati possono rilevare sostanze e malattie, come il cancro, con percentuali di successo fino al 99%. Ma l’addestramento canino richiede tempo. Ora al Mit hanno sviluppato un dispositivo che concorre con il naso dei cani nell’individuare le malattie, partendo dall’olfatto. Un rilevatore più piccolo di un cellulare, che i ricercatori stanno provando a rendere più minuto per integrarlo in uno smartphone. I telefoni intelligenti del futuro potrebbero contenere rilevatori di odori, capaci di individuare i segnali di una malattia, o avvisare in caso di fumo o fughe di gas. Già ora, i flussi di dati derivanti dal «naso» elettronico, che incorpora recettori olfattivi sensibilissimi, possono essere gestiti in tempo reale dalle capacità tipiche di uno smartphone, grazie ad algoritmi avanzati sviluppati con l’apprendimento automatico.