ORA BONOMI SALE IN CATTEDRA CIVIBANK È DIVENTATA SPA
Notizie dal Nordest: la popolare di Cividale si candida a polo creditizio dell’area dopo la trasformazione sociale (94 per cento di favorevoli), con la spinta di Illy e Marchi (Finint). Bottega contro la crisi dona 50 mila bottiglie di vino a bar e ristoranti
Proseguono gli interventi all’academy di Fondo italiano d’investimento, la sgr creata dal ministero del Tesoro 10 anni fa, presieduta da Andrea Montanino e guidato dall’amministratore delegato Antonio Pace. Inaugurata in presenza da Alaistair Crook di Conflict Forum, l’academy ha visto poi susseguirsi sul palco dei relatori Francesco Venturini di Enel X, Nicola Pedde dell’institute of global studies, Marco Carnelos di Mc Geopolitics, Milos Strugar consigliere per la mediazione delle Nazioni Unite, Dario Scannapieco vice presidente Bei, Claudia d’arpizio di Bain & Company e Mauro Alfonso, amministratore delegato di Simest.giovedì 22 aprile parlerà invece Carlo Bonomi, presidente di Confindustria dal maggio 2020 e imprenditore nel settore biomedicale. Titolo dell’intervento «Priorità e prospettive delle imprese italiane». Confindustria è tra gli azionisti della sgr insieme a Cdp Equity, Abi, Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Il salto della popolare
La Banca Popolare di Cividale del Friuli (Civibank) è diventata società per azioni. L’assemblea della scorsa settimana ha accolto, con il 94 per cento di voti favorevoli (solo 2.351 i votanti su circa 15.500 soci), la proposta di trasformazione sociale, abbandonando la forma cooperativa e, al contempo, ha votato anche per la trasformazione in società Benefit. Il risultato, per nulla scontato, è un importante successo personale della presidente Michela Del Piero, che adesso può avviare la sua banca verso un percorso di crescita che vede già interessati sia l’industriale Riccardo Illy, che siede nel consiglio di amministrazione di Civibank, che Enrico Marchi di Finint, la Finanziaria internazionale di Conegliano Veneto. L’obiettivo, ambizioso, è quello di diventare punto di riferimento per imprese e famiglie in una vasta area, che da Vicenza arriva a Trieste.
Aifi a convegno
Oggi alle 11 si parlerà di recovery e private capital al convegno annuale dell’aifi in collaborazione con Kpmg. Tra i relatori presenti ci saranno Renato Carli di Assolombarda, Giovanni Gorno Tempini di Cdp, Innocenzo Cipolletta e Anna Gervasoni dell’aifi, Paolo Mascaretti di Kpmg, Franco Bassanini (Astrid), Maria Bianca Farina (Febaf), Corrado Passera (illimity) e Claudio Calabi (Italtel). Nella mattinata verranno presentate due ricerche Aigi, legate alle exit dei fondi di private equity e al comparto del turnaround per poi passare all’approfondimento del report di Kpmg sui recenti trend sul fronte degli investimenti dei private equity in Italia e nel mondo. Secondo Kpmg i fondi giocheranno un ruolo di primo piano nella ripresa del mercato M&A, immettendo nel sistema economico una quota consistente della liquidità disponibile anche per favorire processi di ristrutturazione aziendale.
Aipb e le vigilanze
Dopodomani, mercoledì 21 aprile, dalle 9:30 alle 13:00, in diretta streaming, Aipb, l’associazione del private banking apre le porte della propria sede per un incontro con le autorità di vigilanza. Parteciperanno Luca Zitiello (Aipb), Luca Ferrais (Mef), Michele Carofiglio (Bankitalia), Federico Picco (Consob) ed Elena Bellizzi (Ivass). Per partecipare, è possibile iscriversi al link: https:// bit.ly/3dc1uus.
Barberino’s va in Corea
Barberino’s, la catena di barber shop Made in Italy, si espande all’estero con l’apertura del suo primo barber shop monomarca in Sud Corea, a Seoul. Nata nel 2015, Barberino’s conta 10 barber shops in Italia, una Barber School, un Barber Corner itinerante e una linea di prodotti di cosmesi e accessori maschili composta da oltre 50 referenze. Il format innovativo non ha attirato solo l’attenzione degli investitori (nel 2020 Barberino’s ha raccolto 1,25 milioni di euro in equity crowdfunding) ma anche di imprenditori esteri. «Siamo orgogliosi della nostra prima apertura internazionale – ha detto Niccolò Bencini, cofondatore di Barberino’s -, è un franchising che conferma la scalabilità del business».
Calici riempiti
Bar e ristoranti sono le attività che maggiormente stanno soffrendo gli effetti della crisi pandemica. Tra chiusure e ristori insufficienti, le difficoltà quotidiane sono enormi. A sollevare almeno parzialmente il morale ci pensa Stefano Bottega, industriale trevigiano del vino e dei liquori, che ha donato 50 mila bottiglie di Prosecco ai ristoratori. «È un piccolo gesto – ha detto Bottega – di vicinanza e solidarietà ai nostri clienti, in un momento tanto complesso».