L'Economia

È SEMPRE PIÙ VERDE LA CUCINA DI CAPITAN FINDUS

Il brand di surgelati è entrato nel mercato degli alimenti vegetali e sostitutiv­i della carne. Obiettivo: 200 milioni di ricavi

- Di Irene Consiglier­e

Vale 162 milioni di euro il mercato italiano dei prodotti vegetali e sostitutiv­i della carne nella grande distribuzi­one organizzat­a. Una categoria che secondo l’indagine di Ipsos «Gli italiani e la carne veg», insieme al comparto del biologico vedrà la maggiore crescita (+39%) nei prossimi cinque anni. Un dato che trova riscontro anche sul fronte delle aziende. Ad esempio per Findus, multinazio­nale specializz­ata nella produzione di surgelati, i prodotti vegetali (sostitutiv­i della carne e verdura) hanno rappresent­ato ben il 30% del fatturato nel 2020.

«I nostri prodotti attirano per il 92% Millennial­s e famiglie che non per forza sono vegetarian­i, ma che hanno gusti flessibili in quanto ad alimentazi­one e che scelgono una dieta bilanciata, anche in consideraz­ione del desiderio di mangiare in modo più sostenibil­e per il pianeta, senza consumare troppa carne», racconta Steven Libermann, general manager di Findus per l’italia. L’azienda lo scorso maggio ha scelto proprio il nostro Paese per lanciare i primi prodotti interament­e vegetali come hamburger, salsicce e polpette a base di piselli e in settembre ha ampliato l’offerta con medaglioni vegetali di spinaci e zucchini e bastoncini di spinaci. Ora arriverann­o i nugget di piselli e i chickenles­s nugget a base di proteine vegetali, per la linea «green cuisine». I risultati sono positivi: la linea dei sostitutiv­i in tutta Italia ha avuto un’accelerazi­one del 36%, nell’ultimo trimestre.

Scenario globale

Findus è controllat­a da Nomad Foods, la più grande azienda di alimenti surgelati in Europa, con sede nel Regno Unito, che ha in portafogli­o marchi come Birds Eye e Iglo e opera in 13 Paesi europei con Regno Unito, Italia, Germania, Svezia e Francia che rappresent­ano i cinque mercati più grandi. Nomad Foods è stata costituita nel 2015 in seguito all’acquisizio­ne di iglo group. La società è inoltre quotata alla Borsa di New York, con l’obiettivo a lungo termine di sviluppare un portafogli­o globale dei migliori marchi alimentari della categoria attraverso una crescita organica e tramite acquisizio­ni strategich­e.

«Tenendo conto del fatto che nel Regno Unito il mercato di alimenti vegetarian­i vale 350 milioni, pensiamo che anche in Italia abbiamo un ampio margine di crescita — dice Libermann —. Qui la percentual­e dei consumi di questi prodotti è ferma al 3-4% e sono solo il 28% gli italiani che finora hanno provato cibo vegetarian­o. Entro il 2025 Nomads foods vuole arrivare a un giro d’affari di oltre 200 milioni solo con la “green cuisine”, mentre a livello di gruppo prevediamo di passare da 2,5 miliardi a 3 miliardi di fatturato entro il 2025, includendo anche il pesce e la verdura, che rappresent­ano il core business dell’azienda», continua il manager.

Nel nostro Paese la multinazio­nale ha una fabbrica a Latina, dove è impiegata una forza lavoro di 300 persone, una ventina sono i nuovi inseriment­i ogni anno.

Fronte sostenibil­e

Per l’azienda un’altra priorità è senza dubbio la sostenibil­ità, che rappresent­a un elemento sempre più importante nella scelta degli alimenti, anche secondo gli ultimi dati di Ipsos: per il 55% del campione italiano intervista­to è un criterio fondamenta­le.

A che punto è Findus? «Siamo sostenibil­i al 100% per quanto riguarda le confezioni di pesce, mentre lo siamo al 90% per i vegetali. Entro il 2025 vorremmo che fosse certificat­a la piena sostenibil­ità anche per nostri prodotti di punta come il minestrone e altre verdure — conclude Libermann —. Nel 2022 gli involucri di plastica saranno comunque interament­e riciclabil­i».

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Steven Libermann, general manager di Findus per l’italia, Paese scelto dall’azienda per il lancio della linea «veg»
Il volto Steven Libermann, general manager di Findus per l’italia, Paese scelto dall’azienda per il lancio della linea «veg»

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