Coinbase apre una nuova era
Coinbase, tra le principali piattaforme di compravendita di criprovalute, ha debuttato sul Nasdaq lo scorso 14 aprile facendo segnare in chiusura un rialzo di oltre il 30% sul prezzo di quotazione, posto a 250 dollari. L’operazione rappresenta un momento storico paragonabile all’avvio dell’era delle dot.com con la quotazione di Amazon nel 1997 che da allora ad oggi ha aumentato il proprio valore del 120.000%.
L’operazione segna anche un primo fondamentale collegamento tra la finanza classica e le valute digitali, e se il successo sarà confermato anche nei prossimi mesi si creeranno le condizioni per una decisa apertura alle criptovalute da parte degli investitori tradizionali e più avanti, da parte delle autorità di vigilanza ancora fredde circa l’utilizzo, su larga scala, di tali strumenti come mezzo di pagamento nell’economia reale. In termini di capitalizzazione Coinbase ha superato, nel corso della prima seduta di quotazione, 100 miliardi di dollari, poco meno della banca d’affari Goldman Sachs. Coinbase ha fatto il proprio ingresso sul listino attraverso una collocamento diretto, ovvero rendendo direttamente liquidi i titoli in possesso degli investitori privati già presenti nel capitale. Coinbase con quasi 60 milioni di clienti privati, 9mila clienti professionali, e 223 miliardi di dollari di asset complessivi in custodia, è già oggi tra le prime 15 banche statunitensi.