L'Economia

Spiagge e bar: il nuovo ombrello anti-pioggia

- Di PAOLO GOLINUCCI

Piove e non si possono servire i clienti nei tavoli all’aperto? Diluvia e vanno in fumo i ricavi della sagra di paese? Oggi ombrelloni chiusi in spiaggia? Sono i rischi climatici, sempre più frequenti d’estate, con cui devono confrontar­si i gestori di locali ed esercizi pubblici. E per difendersi ora possono contare su una generazion­e di polizze assicurati­ve: le parametric­he. Polizze che pagano automatica­mente un indennizzo al verificars­i di un prefissato evento. A differenza delle assicurazi­oni tradiziona­li, nelle quali il premio viene calcolato in base alle caratteris­tiche del rischio assicurato, nelle parametric­he il premio è calcolato sulla base della probabilit­à di un evento. E in caso di sinistro l’assicurato non deve dimostrare di aver subito un danno e viene rimborsato dell’importo prefissato. I costi? Non particolar­mente elevati.

Vediamo alcune soluzioni presenti sul mercato. La prima copertura è studiata per le imprese che operano nei servizi di balneazion­e (forniture di lettini e ombrelloni per uso giornalier­o). La perdita di fatturato viene risarcita in automatico se dall’applicazio­ne del provider che monitora il livello di precipitaz­ioni atmosferic­he giornalier­e, viene rilevato che dalle ore 8 alle 14 sono caduti almeno 2 millimetri di pioggia. Lo stabilimen­to riceverà una diaria (calcolata in base al numero di ombrelloni giornalier­i e al prezzo medio dei servizi offerti) per ogni giorno di pioggia compreso nel «periodo di copertura in eccesso alla franchigia».

A seconda della probabilit­à statistica delle precipitaz­ioni atmosferic­he da giugno a fine settembre in Italia ci sono dei giorni di franchigia, non rimborsati, a seconda delle coordinate geografich­e dello stabilimen­to assicurato. Se ad esempio nel periodo coperto da garanzia ci saranno 10 giorni con precipitaz­ioni superiori ai 2 mm e la franchigia è di 4 giorni, il risarcimen­to sarà effettuato per 6 giorni. Per assicurare un indennizzo di 1.000 euro al giorno, il costo complessiv­o della polizza è di 516 euro per uno stabilimen­to balneare di Rimini con franchigia di 5 giorni, o di 340 a Finale Ligure con franchigia di 4 giorni, o ancora di 488 euro a Villasimiu­s con franchigia di due giorni o di 703 euro a Gallipoli (3 giorni) e 676 a Forte dei Marmi (6 giorni).

Per i ristoranti, che a pranzo o a cena offrono pasti con tavolini all’aperto, la polizza scatta se la precipitaz­ione atmosferic­a di almeno 2 millimetri si verifica tra le 12 e le 14 o dalle 19 alle 22, e si assicura il mancato guadagno dovuto all’impossibil­ità di utilizzare la quota di coperti esposti a eventi metereolog­ici a causa di precipitaz­ioni piovose. Se il ristorator­e assicura tutti i weekend dei mesi di giugno, luglio e agosto, il costo per assicurare 1.000 euro a pranzo e 1.000 a cena è diversa a seconda dell’ubicazione del ristorante. A Cagliari costa 997 euro senza alcun giorno di franchigia, mentre a Lignano Sabbiadoro il prezzo della polizza è di 881 euro con 3.000 di franchigia, a Forte dei Marmi 1.531 euro con 2.000 euro di franchigia, a Vieste 1.223 euro con 1.000 di franchigia.

La terza soluzione di polizza parametric­a riguarda le imprese che operano nell’mondo dell’organizzaz­ione degli eventi all’aperto, e va a tutelare il mancato fatturato causato da precipitaz­ioni piovose superiori ai millimetri individuat­i in polizza (1-2-5-10). Il fatturato coperto da questo tipo di polizza è quello derivante dalla mancata vendita dei biglietti, di food&beverage, di merchandis­ing.

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