DALLA COSTA RILANCIA CONLAPASTAVEGAN EISUPERMERCATI
L’aziende trevigiana compie 30 anni e spinge con il rebranding su nuove linee, sull’export (che oggi vale il 75% degli affari) e con il focus sulla grande distribuzione
Compie trent’anni il pastificio Dalla Costa, nato come terzista per altre marche e che oggi vanta un fatturato di 20 milioni di euro e conta circa 80 dipendenti. Per l’occasione, l’azienda di Castelminio di Resana (Treviso) si è regalata uno stabilimento di 6mila metri quadrati, alimentato per il 28% da energia fotovoltaica (dovrebbe arrivare al 40% nel 2025), per metà dedicato ai prodotti senza glutine.
Per festeggiare l’importante anniversario, in occasione di Tuttofood, fiera biennale dedicata al settore che si è tenuta all’inizio del mese di maggio, Pasta Dalla Costa ha presentato una nuova pasta proteica. Ideale per gli sportivi e per chi predilige un regime alimentare equilibrato, è proposta in tre versioni diverse, ovvero 30% di proteine di pisello sia per fusilli integrali che per le penne, accanto alla versione bio di fusilli con farina di semi di zucca.
Recente anche il lancio della linea «veggy» con semola integrale, grano duro, broccoli, spinaci, basilico, zucca e pepe nero, mentre un’altra importante scommessa del pastificio, è la linea Disney dedicata ai bambini: gluten free, con lenticchie rosse, farina di mais e riso.
Estero e sport
Pasta Dalla Costa è molto presente sui mercati globali (in 52 Paesi), tanto che il 75% del fatturato proviene dall’estero, in particolare da Francia, Svezia, Danimarca e Norvegia. «Stiamo dando molta attenzione alla clientela internazionale e per rispondere alle loro esigenze abbiamo introdotto prodotti su misura, personalizzati nel formato, nel packaging e nelle ricette — racconta Fabio Dalla Costa, direttore commerciale, che insieme al fratello Mirco (amministratore delegato) gestisce l’azienda di famiglia —. Stiamo crescendo molto anche in Paesi come il Brasile, dove abbiamo avuto un incremento delle vendite del 35%, ed è inoltre ripartito anche il mercato asiatico. Siamo presenti nella grande distribuzione, le licenze pesano per circa l’8% sui nostri affari: servono a coprire un segmento dove Dalla Costa vuole diventare punto di riferimento e diversificare la proposta al mercato in tema pasta secca».
Sulla filosofia di vita salutista degli sportivi è inoltre incentrata la campagna di promozione dell’azienda veneta. «Negli anni abbiamo coinvolto alcune dei più promettenti atleti come ultimamente Andy Diaz, campione di salto triplo cubano, e atlete italiane in un progetto che punta sui valori dello sport, gli stessi che ci guidano da sempre: la nuotatrice Benedetta Pilato, la campionessa di tuffi Francesca Dallapé, Dorothea Wierer, atleta di biathlon, la ciclista Letizia Paternoster, la pallavolista Miriam Sylla e la calciatrice Manuela Giugliano» spiega Dalla Costa.
Le novità
In seguito al rebranding nel 2021, Pasta Dalla Costa ha presentato infatti anche le paste realizzate con farina integrale Senatore Cappelli nei formati fusilli, torciglioni, penne, i maccheroni cinque colori di grano duro, con rosmarino, curcuma, carota nera, barbabietola, cavolfiore e prodotti proteici. E ancora, penne di semola e fusilli integrali con un terzo di proteine vegetali a cui vanno ad aggiungersi i formati classici rivisti con ceci, lenticchie, farine alternative, quali riso, farro mais orzo segale e quinoa.
Per aumentare sempre di più la sua offerta l’azienda utilizza una trentina di tipologie di semole e farine, e 25 gusti di grano duro, selezionato in base alle caratteristiche chimiche e fisiche. Dalla Costa utilizza trafile speciali per esaltare l’aspetto rugoso, un processo di essiccazione lento per esaltare i valori organolettici e l’equilibrio tra amido e glutine della semola per aumentarne la qualità e la tenuta in cottura grazie alla qualità elevata della materia prima: grano al 100% italiano macinato in molini selezionati, acqua dalla sorgente del fiume Piave e attenzione ai metodi produttivi.