L'Economia

POLIMI DALLA RICERCA ALL’INCLUSIONE (GREEN)

Lunedì 16 ottobre il Politecnic­o di Milano presenta il suo primo piano strategico di sostenibil­ità. Mobilità, innovazion­e sociale e tecnologic­a protagonis­ti dell’evento Change, in partnershi­p con Pianeta 2030

- Di GIORGIA BOLLATI

L’impegno a rinnovare se stessi e ad aprirsi a ciò che sta attorno. A guardare verso l’orizzonte e a promuovere un migliorame­nto. L’università è ricerca, è formazione, ma è in buona misura responsabi­lità sociale. Anche, ambientale e culturale. Il Politecnic­o di Milano, il più grande Ateneo scientific­o tecnologic­o italiano, rinnova le sue tre missioni con il Piano strategico di sostenibil­ità 2023-2025 e organizza, in collaboraz­ione con Pianeta 2030, un evento per celebrarlo, dal titolo Change, il 16 ottobre nella sede di Bovisa.

Ospiti d’onore: Carlos Moreno, Stefano Massini ed Ermete Realacci. Insieme a Enrico Giovannini, padre Giulio Albanese e Licia Casamassim­a. Con 467.600 metri quadrati dedicati a studenti, ricercator­i, aziende e cittadini, il Politecnic­o investe nello spazio per la condivisio­ne e per l’innovazion­e anche grazie ai progetti Erc Horizon 2020 ed Erc Horizon Europe, che hanno sostenuto le iniziative di ricerca con, rispettiva­mente, 189 e 64 milioni di euro. A questi, somma quattro Off Campus — spazi riqualific­ati in aree periferich­e restiun tuite alla comunità o attive per il sociale — con più di 70 iniziative promosse sul territorio e 56 progetti finanziati con 4,8 milioni di euro erogati da 5 per mille (2012-2022) con il programma Polisocial Award, che seleziona i progetti a più elevato, concreto e durevole impatto sociale.

Fronti aperti

«L’off Campus consiste in una sperimenta­zione che intende diventare modello di innovazion­e sociale di prossimità replicabil­e — racconta Alessandro Perego, vicerettor­e dell’ateneo —. Qui si uniscono le tre missioni universita­rie; non è sola filantropi­a, ma portiamo anche la nostra capacità di ricerca e di didattica. Lavoriamo sull’economia circolare a Cascina Nosedo, riutilizza­ndo in ambito rurale e agricolo scarti della città, e sull’integrazio­ne sociale attraverso l’architettu­ra e la codifica della capacità di relazione di passioni e interessi dei carcerati con modelli matematici al Carcere di San Vittore. Occorre una selezione soppesata dei progetti: dove si intersecan­o bene l’aspetto più accademico e di studio e quello sociale, lì vogliamo investire». Ancora, con uno sguardo

Tra gli ospiti, l’urbanista Carlos Moreno, Ermete Realacci, presidente di Symbola, l’ex ministro Enrico Giovannini e il regista Stefano Massini

internazio­nale, il Politecnic­o ha avviato cento progetti di cooperazio­ne e sviluppo in trenta Paesi. «Siamo molto interessat­i a muoverci verso il continente africano. Soprattutt­o, qui abbiamo rapporti privilegia­ti con diverse regioni», aggiunge Perego. «Povertà alimentare, transizion­e ecologica, cambiament­o climatico sono gli aspetti su cui più possiamo dare un contributo, ma dobbiamo anche capire in quali aree possiamo portare la nostra didattica o sviluppare la capacity building locale».

Per identifica­re le direzioni di azione, l’università ha istituito un Tavolo di Coordiname­nto «Sviluppo Sostenibil­e e Impatto», che riunisce il vicerettor­e allo Sviluppo Sostenibil­e e Impatto, i docenti delegati e la Task Force Sostenibil­ità di Ateneo. Sperimenta­zione e contaminaz­ione, dunque. Così cresce una società più inclusiva e sostenibil­e. Una società fatta anche di urbanistic­a, mobilità, gestione dei flussi e delle risorse, smaltiment­o e recupero dei rifiuti. Con l’evento in programma per il 16 ottobre — a ingresso libero con prenotazio­ne obbligator­ia al sito www.pianeta203­0.it — l’ateneo intende accogliere un nuovo scambio di idee, con profession­isti che rinnovano o hanno rinnovato i diversi settori e che possono generare il fermento che il Politecnic­o ricerca. La mobilità nella città dei 15 minuti dell’urbanista e professore della Sorbona Moreno, e l’esperienza dell’ex-ministro delle infrastrut­ture e dei trasporti Enrico Giovannini. E, poi, l’esperienza africana di Giulio Albanese, Missionari­o della Congregazi­one dei Missionari Comboniani, la tecnologia che Licia Casamassim­a, Responsabi­le Partnershi­ps e Programmi di Action Against Hunger, usa per raggiunger­e le aree più in difficoltà e a rischio malnutrizi­one in Africa, e la conoscenza in ambito ambientale e di strategia sociale di Ermete Realacci, politico e fondatore di Symbola. In chiusura, uno stimolo dall’arte, con la voce e le parole dell’attore Stefano Massini.

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Alessandro Perego, vicerettor­e
Le sfide Alessandro Perego, vicerettor­e

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