Così la pianificazione diventa semplice
Portare la pianificazione patrimoniale in salsa americana in Italia e in Europa. Un servizio di consulenza hi-tech a tutto tondo che non guardi solo agli investimenti, ma anche al patrimonio immobiliare, alle partecipazioni societarie, ai beni di lusso e alla gestione delle passività. È l’obiettivo di Earnext, la piattaforma di wealthtech nata nel 2017 per supportare consulenti e commercialisti nella pianificazione di famiglie e clientela privata.
Dopo un rodaggio durato poco più di 5 anni (e che ha visto l’ingresso nel capitale anche di Cdp, ndr) siamo finalmente diventati operativi, con 25 family officer che hanno già iniziato a utilizzare la piattaforma – spiega Renzo Moretti, co-founder (insieme a Paolo Baroni) e amministratore delegato di Earnext –. Quello che vogliamo fare è liberare i consulenti dall’onere di raccolta di tutte le informazioni che potranno invece essere acquisite direttamente sulla piattaforma semplicemente inserendo il codice fiscale. I dati vengono scaricati in automatico dalle varie banche dati dietro autorizzazione del cliente. In questo modo il consulente può concentrarsi soprattutto sull’attività di advisory, esaminando la situazione patrimoniale e finanziaria, facendo simulazioni e cercando di capire come allocare al meglio le attività. Così si passa da un approccio orientato alla vendita del prodotto a uno orientato al cliente.
Nel tempo, poi, avremo anche evidenze sulle scelte prese dai consulenti e grazie alla tecnologia sarà possibile dare delle indicazioni su come migliorare l’asset allocation».
Per ora Earnext si rivolge principalmente al mondo dei family officer, con l’obiettivo di raggiungere entro la fine del 2024 un centinaio di consulenti con un migliaio di clienti. «Ma l’idea è allargarsi poi anche agli studi professionali che offrono servizi a 360 gradi, passando così da un target di clientela di circa 500 mila famiglie (sono quelle assistite dal private banking e che hanno più di 500 mila euro in banca, ndr )a un target di 4 milioni di famiglie — argomenta Morettii — . E vogliamo espanderci non solo verticalmente, democratizzando appunto il servizio di pianificazione finanziaria, ma anche orizzontalmente, e quindi in altri Paesi europei», conclude Moretti.