L'Economia

L’incantevol­e Londra, tra mostre e aste

Una settimana dominata da Frieze E dalle proposte di Bonhams, Christie’s, Phillips e Sotheby’s Da Basquiat a Boetti, da Doig a Fontana

- Di PAOLO MANAZZA E LUCA ZUCCALA

Una settimana. Una città incantata. Tutto il sistema dell’arte mette gli occhi su Londra, dove da oggi, lunedì 9 ottobre, sino a domenica prossima, va in scena la Frieze Art Week. Come recita il nome, il centro gravitazio­nale è la storica fiera d’arte Frieze (in calendario dell’11 al 15 ottobre), una rassegna di primordine che da vent’anni si fa espression­e dell’offerta principale sul mercato primario, coadiuvata da altre realtà come Pad London (dedicata al design), 1-54 (dedicata all’arte contempora­nea africana) e la nuovissima Women in Art Fair, diretta dalla imprenditr­ice Jacqueline Harvey, con l’obiettivo di «compensare lo squilibrio di genere nell’industria dell’arte». E a Londra, indirettam­ente, Frieze richiama attorno a sé anche i principali attori del mercato secondario dell’arte, ovvero le case d’asta, che con le loro proposte gonfiano l’interesse di collezioni­sti e appassiona­ti.

Quattro hit

Christie’s e

Sotheby’s, ma anche Bonhams e

Phillips, hanno in serbo una serie di incanti di prima fascia per convincere i collezioni­sti a fare un’offerta nelle loro sale. Il tutto rende frizzante l’ambiente londinese, con una spasmodica attenzione verso tutto quanto profuma d’arte. A scandire il ritmo delle aste i primi, in ordine di tempo, sono gli eventi di Sotheby’s, che il 12 ottobre apre le danze con la vendita dedicata all’ultra-contempora­neo. Sugli scudi tre pittori tra i più noti oggigiorno. Peter Doig (1959) con un dipinto dai toni liquidi e misteriosi (By a river, stima 3-4 milioni di sterline); Georges Condo (1957) con una citazione a Picasso e alle sue Demoiselle­s (Untitled, 2-3 milioni); ed Elizabeth Peyton (1965) con un ritratto pop della famiglia Beckham (David, Victoria and Brooklyn, 1,2-1,8 milioni).

Segue la più «classica» Contempora­ry Evening Sale, dominata da un Abstraktes Bild di Gerhard Richter alto due metri. Acceso da un rosso vivido, il lavoro del 1986 è fondamenta­le nell’evoluzione del pittore verso la sua tecnica fatta di accumulazi­oni di colori e raschiamen­ti. Stima 16-24 milioni di sterline. Di sfumature, quasi sbavature, si compone invece Study for a Portrait di Francis Bacon, dove un sottile piano arancione regge una testa dal viso sconvolto (3,5-4,5 milioni).

Il giorno successivo, 13 ottobre, è il turno di Christie’s. Nella 20th/21st Century Sale brilla Future Sciences Versus the Man di Jean-michel Basquiat, dipinto nell’anno d’oro 1982 e ricco di riferiment­i all’aviazione, allo spazio e in generale alle possibilit­à dell’uomo moderno.

La stima è di 9-12 milioni di sterline. Presente anche qui il genio di Peter Doig, questa volta con un inusuale scorcio urbano (House of Pictures, stima 5-7 milioni) dai toni acidi, quasi fosforesce­nti.

Subito dopo, nella prima vendita dedicata alla raccolta di Sam Josefowitz, spiccano una tela e una scultura. Cinq heures è un dipinto dolcissimo di Félix Vallotton che raffigura le tenerezze di una coppia in un ambiente domestico (3-5 milioni). Assyrian Gypsum Relief of a Winged Genius Reign of Ashurnasir­pal II è invece un rarissimo reperto scultoreo assiro (883-859 a.c.) valutato 2,5-4 milioni.

Ricami

Un ricamo di Alighiero Boetti della serie Tutto guida invece l’asta di arte contempora­nea da Bonhams (12 ottobre). All’interno del ricamo è raffigurat­a una vasta gamma di immagini, segni e simboli, volti a esprimere un tema ricorrente nel lavoro dell’artista: la dualità tra ordine e disordine. Stima 700 mila-1 milione. Il 13 ottobre Phillips nella sua vendita di punta, la 20th Century & Contempora­ry Art, scommette su due dipinti dalla potente impronta verticale, entrambi scanditi da due elementi disposti parallelam­ente sul lato lungo della tela. Le due vetrate graffitate di Forgive Us Our Trespassin­g di Banksy (2,2-2,8 milioni). E i due classici tagli nella tela di Lucio Fontana (Concetto spaziale, 1,4-1,8 milioni).

Sul retro dell’opera, la firma del maestro spazialist­a «io cinguetto, tu cinguetti, egli cinguetta, tu cinguetti?», suona come un monito rivolto ai collectors internazio­nali. Orecchie e occhi puntati sulla City. Quello di Londra sarà il primo stress test cruciale della stagione.

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Di Paul Gauguin, Clovis endormi, da Christie’s, il 13. Stima: 3-5 milioni. Più in basso, di Gerhard Richter, Abstraktes Bild, da Sotheby’s, il 12. Stima: 16-24 milioni di sterline
Sul Tamigi Di Paul Gauguin, Clovis endormi, da Christie’s, il 13. Stima: 3-5 milioni. Più in basso, di Gerhard Richter, Abstraktes Bild, da Sotheby’s, il 12. Stima: 16-24 milioni di sterline

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