Cambio caldaia, così si viaggia al 65%
Nel mio condominio stiamo procedendo alla sostituzione delle canne fumarie e contestualmente al cambio delle caldaiette individuali con caldaie a condensazione compatibili con le nuove canne fumarie. Quali sono le possibili detrazioni a cui abbiamo diritto e quale è la soluzione migliore?
Lettera firmata — via email Si ha diritto alla detrazione del 65%, in dieci anni, delle spese sostenute per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione purché siano di efficienza almeno pari alla classe A. Lo stabilisce la norma istitutiva dell’ecobonus, (comma 347 articolo 1 legge 296/2006). Inoltre la legge prevede che per beneficiare del bonus del 65% il cambio della caldaia debba avvenire con contestuale installazione di sistemi evoluti di termoregolazione. In mancanza di questi ultimi si rientra nella detrazione, ridotta, al 50%. Per arrivare al 65% si possono installare le termovalvole che consentono di regolare e misurare il consumo dei singoli termosifoni. La loro funzione in una casa che ha un impianto individuale di riscaldamento non ha la medesima utilità che ha in un condominio visto che non c’è un problema di ripartizione della spesa, ma comunque questi apparecchi consentono e di gestire l’impianto con maggiore efficienza. La convenienza di una scelta piuttosto che dell’altra è un fatto anche aritmetico e dipende dal costo supplementare da affrontare per le valvole. Ad esempio, se la caldaia costa 2.000 euro e le termo-valvole 500, con la sola caldaia si recuperano in 10 anni 1.000 euro, il 50% di 2.000, e quindi ne restano a carico 1.000. Con l’installazione contestuale delle termo-valvole si recuperano 1.625 euro, il 65% di 2.500 euro, e quindi l’esborso complessivo a proprio carico è di 875 euro. A queste cifre, considerando che il recupero non è immediato, ma si spalma in un decennio, le due soluzioni sono in pratica equivalenti e quindi meglio optare per le valvole perché più efficienti.