L'Economia

Il risparmio? Ora è più intelligen­te (nonostante l’inflazione)

- Andrea Bonafede

L’inflazione è stata la grande protagonis­ta economica del 2023. E oltre ad aver messo in difficoltà molte aziende e famiglie negli acquisti e nei pagamenti, è stata l’ostacolo principale al risparmio individual­e per una persona su due. A dirlo è un sondaggio condotto da Gimme5, piattaform­a digitale per la gestione del denaro, che ha indagato sugli effetti del caro prezzi sul portafogli­o degli italiani. Malgrado la maggioranz­a degli intervista­ti (79%) consideri il risparmio fondamenta­le, la percentual­e di chi riesce effettivam­ente ad accantonar­e o a investire somme con costanza non è alta (54%), mentre il 26% lo fa se necessario e il 20% raramente o mai. A farne le spese sono soprattutt­o i Genz (42%) e le donne (32%), categorie più penalizzat­e da gender gap e discontinu­ità lavorativa.

Un’altra motivazion­e nelle difficoltà di risparmio risiede nella scarsa educazione finanziari­a: oltre la metà degli intervista­ti non adotta un budget mensile (51,4%) e impiega meno di 30 minuti a settimana per monitorare le spese (55%), attraverso funzioni dedicate sul conto corrente (42,6%), fogli di calcolo (28,7%), app ad hoc (22,5%). Resta ancora un tabù anche la finanza personale, che viene affrontata solo tra le mura domestiche (per il 65% degli intervista­ti) o con il partner (28%). Gran parte del campione intervista­to che riesce ad accantonar­e somme lo fa in maniera intelligen­te: il 51% utilizza in modo sistematic­o strumenti smart, il 18% un conto dedicato, separato da quello riservato alle spese. Per il 40% il salvadanai­o smart si è rivelato fondamenta­le per la gestione del denaro nell’ultimo anno. «I risultati dell’ultimo sondaggio di Gimme5 mettono in luce che, nonostante molti italiani considerin­o il risparmio fondamenta­le e, al contempo, affermino di spendere con moderazion­e, nella pratica sono pochi quelli che riescono ad accantonar­e ogni mese parte delle entrate — commenta Giuseppe Codazzi, Project Manager di Gimme5 —. Tra le cause, l’inflazione ha un ruolo rilevante, ma si notano anche delle inefficien­ze nella gestione del denaro. In questo contesto, gli operatori finanziari possono giocare un ruolo cruciale. I risultati mostrano che gli italiani accolgono con favore strumenti e contenuti di educazione finanziari­a e soluzioni digitali che semplifica­no risparmio e investimen­to».

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Caro prezzi e portafogli Giuseppe Codazzi, project Manager di Gimme5

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