L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE S’IMPARA A SCUOLA LA MAPPA DI CORSI E MASTER
L’intelligenza artificiale (Ia o Ai) generativa sarà il primo motore degli investimenti infrastrutturali nei prossimi mesi, prevede Idc. La spesa delle aziende nel mondo andrà più che al raddoppio: dai 18 miliardi di dollari del 2024 a 50 miliardi nel 2027. Per trarre benefici dalla nuove applicazioni di Ia, le aziende devono trasformare i flussi di lavoro e creare ambienti interconnessi, pronti a rispondere in tempo reale ai nuovi servizi on demand. Una nuova trasformazione digitale che sarà al centro del forum di Idc «Future of Digital Infrastructure», il 9 maggio a Milano. L’altro fattore determinante per l’adozione della Genai nelle aziende è trovare i talenti e gli specialisti giusti, capaci di gestire la trasformazione delle attività con l’intelligenza artificiale.
Il Digital Compass Eu, il programma tracciato dalla Commissione europea per la trasformazione digitale nella prossima decade, indica l’obiettivo di impiegare nella Ue 20 milioni di specialisti digitali avanzati entro il 2030. Le previsioni, però, dicono già che mancheranno all’appello a quella data almeno 12 milioni di specialisti. Tanto che il «Report on the State of Digital Decade» dello scorso settembre indica la necessità di «uno sforzo collettivo di investimenti e misure destinati a formare nuovi skill».
L’agenda
Quali iniziative sono in corso? Come si formano i nuovi specialisti dell’intelligenza artificiale? Nove programmi di master biennali — in Robotics, Cloud Infrastructures, Cybersecurity, Data Science, Chips Design, Human Interaction & Design, Fintech, Business 4.0, Emotional Ai (quest’ultimo dal 2025) — sono proposti dal network europeo Eit Digital Master School: corsi finanziati al 50% dalla Ue.
«Abbiamo già formato 3 mila 500 persone attraverso 17 università in 11 Paesi europei, con il supporto di 350 partner tra industrie e centri di ricerca — spiega Diva Tommei, 39 anni, ricercatrice dell’università di Cambridge e creatrice di startup (Forbes l’ha inclusa tra le 50 donne più influenti nella tecnologia), chief innovation & education di Eit Digital —. Dal 2023 abbiamo lanciato il certificato in Generative Ai Essential, ottenuto già da mille persone. Da maggio iniziano i corsi del 2024».
I master, che formano 300 nuovi studenti ogni anno, sono disponibili anche in Italia: il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e l’università di Bologna fanno parte della rete di Eit Digital. Mentre i corsi per il certificato in Ai Generativa sono basati su quattro moduli, per quattro settimane (Applications, Project management, Marketing strategies, Cybersecurity) da seguire online in inglese, ma con traduzione automatica. Il costo per il pacchetto totale è di 99 euro. Diversi corsi gratuiti sui fondamenti dell’ai generativa sono offerti poi dalle Big Tech. Google ne propone due (uno
Il piano dell’ue è impiegare 20 milioni di super tecnici entro il 2030, ma trovarli non è facile Una guida per chi vuole specializzarsi
specifico sui Large language model), Microsoft ha diffuso anche su Linkedin «Career Essentials in Generative Ai» e Deeplearning.ai offre anche in italiano su Coursera.org il corso «Ai generativa per tutti». Mentre l’università di Roma Tre ha promosso anche da noi la diffusione di «Elementi di Ai», un corso online gratuito creato da Minnalearn e Università di Helsinki che ha avuto grande successo: un milione di studenti in 170 Paesi.
Le specializzazioni
Per chi intende invece intraprendere un vero percorso professionale la scelta è ampia: 45 università (quasi la metà di tutti gli atenei italiani) propongono lauree in intelligenza artificiale con diverse specializzazioni, secondo un recente censimento di Aixa (l’associazione italiana per l’ia). Il 70% sono lauree magistrali, il 27% corsi di laurea triennali e il 3% corsi brevi a ciclo unico.
Un’iniziativa che mira a superare la frammentazione dell’offerta di studi nell’ia, orientando anche alla ricerca, è quella del dottorato nazionale in Intelligenza artificiale (sito PHD-AI.IT). Ha cinque specializzazioni, ciascuna organizzata da un’università capofila: Salute e Scienze della vita al campus Bio-medico di Roma, Agrifood e ambiente alla Federico II di Napoli, Pubblica amministrazione alla Sapienza, Industria al Politecnico di Torino, Società all’università di Pisa e di Trento.
Master e corsi in Ia con diverse specializzazioni sono proposti anche a Milano dalla Statale, dall’università Bocconi e dal Politecnico. Alla Genai è stato dedicato nel 2023, per esempio, il corso di Antropologia della comunicazione alla Scuola di Design del Politecnico di Milano, tenuto da Derrick de Kerckhove, sociologo della cultura digitale.
«La generatività ha rovesciato il sistema pedagogico — dice de Kerckhove —. Fino ad oggi gli studenti hanno solo ricevuto risposte, oggi devono imparare a fare domande ». Così un gruppo di studenti invitati ad esplorare l’ia generativa è riuscito a creare in tre mesi la guida all’uso « Machines Design&ai»: un sito di 450 pagine che mostra cosa ottenere dall’ia nella creazione di immagini, video, musica, e ambienti.
Sono 45 le università che propongono lauree nel settore e c’è anche un dottorato nazionale Dal Polimi alla Sapienza, chi offre cosa