Portafoglio: una scommessa sugli high yield
Prospettive di miglioramento per le obbligazioni high yield (ad alto rendimento) nel 2024. Buone opportunità dovrebbero nascere dalla ripresa dell’offerta di fusioni e acquisizioni. Gli investitori possono realisticamente aspettarsi rendimenti del 7-9%. È questa la visione di Justin Jewell, managing director and head of European High Yield di Rbc Bluebay, che mette anche in guardia dalle potenziali sfide: «Con la riduzione dei rendimenti nei prossimi due anni, i default delle aziende torneranno nel range del 2,5-4%, per il fatto che le società, operando con costi di capitale più elevati, potrebbero avere bilanci troppo tesi e alcune potrebbero avere difficoltà. I bilanci sono i principali indicatori di tale sfida».
Dunque, occorre fare attenzione nella selezione dei titoli. Secondo Jewell, per ottenere maggiori rendimenti nei portafogli, è necessario individuare le società su cui il mercato è incerto, ma che poi alla fine verosimilmente ce la faranno. Oppure valutare quelle che vengono negoziate a forte sconto perché gli investitori non vedono un chiaro percorso di rifinanziamento. È evidente che gli investitori devono farsi strada tra i vincitori e i perdenti nella parte del mercato coi rating più bassi. «I titoli B e CCC nella fascia più bassa sono quelli in cui oggi si registra un buon livello di sconto, rispetto agli spread medi storici. Rileviamo anche un certo sconto in alcune società di maggiore qualità in Europa. Alcuni titoli ibridi nel Vecchio Continente appaiono leggermente a buon mercato, ma, analizzandoli in relazione al livello di negoziazione delle scadenze fisse per i titoli BBB e BB di qualità elevata su base globale, attualmente si nota uno sconto significativo», conclude Jewell.