L'Economia

Basquiat tenta il grande colpo a New York

Boetti protagonis­ta dell’asta Bolaffi a Torino Meeting Art e Pandolfini guardano all’antico

- Di PAOLO MANAZZA e LUCA ZUCCALA

Qual è il nodo centrale, oggi, per il mercato dell’arte? Per Bank of America, che ha appena redatto, insieme alla fiera d’arte Tefaf, un report sullo stato globale del sistema, la questione è la seguente: nel biennio 2023-2024 sovrastima­re il valore delle opere è controprod­ucente e fallimenta­re. Il mantra è quello di tornare a prezzi che riflettano coerenteme­nte la qualità del lavoro offerto, come ha dimostrato proprio la fiera di stanza a New York in questi giorni. Molte, infatti, le vendite tra i 100 e i 500 mila dollari. Rare quelle con una richiesta maggiore. Il 2023, come racconta il report, ha visto il primo anno di contrazion­e del mercato dell’arte dal 2020. Lo scorso anno le vendite all’asta globali in tutte le categorie di Belle Arti sono diminuite del 27% rispetto al 2022. E il prezzo medio di un’opera d’arte venduta all’asta è diminuito del 32%, segnando il calo più importante da oltre sette anni. Un fattore contrario determinan­te sarà, come previsto dalla Bank of America Global Research, il triplo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve che si attende nel corso del 2024. Il che dovrebbe alleviare le pressioni finanziari­e su collezioni­sti e imprese d’arte. Un aspetto significat­ivo è stato l’aumento del 10% rispetto al 2022 delle opere vendute in asta di artiste donne, per un totale di

788 milioni di dollari.

A Manhattan

Ciò avviene sulla scia di due grandi aumenti nel 2022 e nel 2021, che hanno visto queste vendite crescere rispettiva­mente del 29% e del 55%. Una conferma del riassestam­ento e ripresa potrebbe arrivare da New York, dove prosegue la carrellata di aste primaveril­i. Da Sotheby’s (dal 13 maggio) a Christie’s (dal 14 maggio), fino a Phillips, che il 14 maggio vende due monumental­i dipinti dell’eterno Jeanmichel Basquiat. Le opere, realizzate tra il 1981 e il 1982, provengono dalla collezione dell’antropolog­o Francesco Pellizzi e furono acquistate dalla prima gallerista di Basquiat, Annina Nosei, all’inizio degli anni Ottanta. Il più importante è il monumental­e Untitled (Elmar), del 1982, una tela larga quasi due metri e mezzo che raffigura un moderno Icaro che sta per cadere dal cielo e un arciere che scocca due frecce nella sua direzione. La stima è compresa tra i 40 e i 60 milioni di dollari. Segue Untitled (Portrait of a Famous Ball Player), stimato 6,5-8,5 milioni di dollari, al quale si aggiunge Native Carrying Some Guns, Bibles, Amorites on Safari, stima 12-18 milioni di dollari, in vendita fra due settimane a Hong Kong.

E nella Penisola

In Italia, a guidare le vendite è Aste Bolaffi (15-16 maggio), che a Torino esita un importante catalogo di arte moderna e contempora­nea. La vendita è costellata da opere di alcuni dei grandi maestri del XX secolo: da Giorgio de Chirico e Savinio – il primo con Vita silente, stima 40-60 mila euro - e il secondo con Les roses, 30-40 mila euro – a Felice Casorati e Fausto Pirandello, rappresent­ati da due nature morte degli anni Quaranta (stima 3040 mila e 18-25 mila). Dal 18 al 26 maggio, in sei sessioni, Meeting Art esita invece, a Vercelli, l’asta dedicata all’antiquaria­to, dipinti antichi e arredi. Occhi puntati su un cofanetto rivestito in argento, rame dorato, corallo e madreperla incisa, realizzato a Trapani nel XVII secolo, con una base d’asta di 60 mila euro. Tra i dipinti spicca La Vergine con il Bambino e San Giovannino di Mariotto Albertinel­li, capolavoro del Rinascimen­to fiorentino con base d’asta di 40 mila euro. Appuntamen­to il 15 maggio a Firenze, da Pandolfini, con i dipinti antichi e del secolo XIX. In evidenza il Cristo portacroce di Giovanni Bonconsigl­io, detto Il Marescalco, stimato 150-250 mila euro, così come Le ninfe della valle di Fausto Zonaro, valutate 70-90 mila euro. A Roma, invece, il 21, 22 e 23 maggio Arcadia esita la collezione del critico letterario Enrico Falqui e del figlio Antonello, regista televisivo. Tra i top lot una lampada da terra Curtain Border, realizzata circa nel 1910 dai Tiffany Studios di New York (stima 20-35 mila) e l’inchiostro su carta, Sensazioni olfattive alla Quadrienna­le, disegnato da Scipione nel 1931 (stima 8-16 mila). Se l’arte contempora­nea è di casa nella Grande Mela, in Italia l’epopea della storia dell’arte non passa mai di moda.

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 ?? ?? Stili In alto, di Alighiero Boetti, Entre chien et loup, stima 40-60 mila euro. Da Aste Bolaffi a Torino il 15 maggio. Sotto, Jean-michel Basquiat, Untitled (Elmar), stima 40-60 milioni di dollari, da Phillips a New York il 14 maggio
Stili In alto, di Alighiero Boetti, Entre chien et loup, stima 40-60 mila euro. Da Aste Bolaffi a Torino il 15 maggio. Sotto, Jean-michel Basquiat, Untitled (Elmar), stima 40-60 milioni di dollari, da Phillips a New York il 14 maggio

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