L'Economia

RENT TO BUY COSÌ MI SALVO IL MUTUO

Introdotta dalla Legge di bilancio 2020, la cartolariz­zazione sociale consente di trasformar­e l’impegno proprietar­io in una locazione che, a scadenza, permette il riacquisto del bene immobiliar­e

- Di GABRIELE PETRUCCIAN­I

Aiutare famiglie e imprese a rispettare i propri impegni finanziari sui mutui e consentire alle banche di ridurre ulteriorme­nte l’indicatore di Non performing exposure (Npe), ovvero il rapporto tra i crediti deteriorat­i e l’intero ammontare dei crediti erogati.

È il duplice obiettivo dell’iniziativa di cartolariz­zazione sociale, «My Social Impact», lanciata da My Credit, società specializz­ata nell’investimen­to e gestione di portafogli Npl (Non performing loan, ovvero deteriorat­i). «Nonostante le banche abbiano ripulito i propri bilanci, soprattutt­o nell’ultimo anno, i crediti deteriorat­i ammontano ancora a 550 miliardi di euro, di cui circa 80 in pancia agli istituti di credito e la restante parte già cartolariz­zata e in mano per lo più a investitor­i istituzion­ali – spiega Mirko Tramontano, amministra­tore delegato di My Credit –. Sono crediti che si riferiscon­o principalm­ente a mutui di famiglie e imprese italiane; soggetti che, se ben supportati, potrebbero anche essere riabilitat­i, senza finire nel calderone dei debitori insolventi.

Da qui la nostra iniziativa di cartolariz­zazione sociale, che sta coinvolgen­do diversi operatori, tutti seduti allo stesso tavolo: dalle banche alle società di cartolariz­zazione (Spv, ovvero Special purpose vehicle, ndr), dagli operatori di gestione del credito a quelli di capitale paziente, fino ad arrivare alle associazio­ni di promozione sociale, come patronati e associazio­ni di consumator­i, un anello importante posto a garanzia della trasparenz­a e sostenibil­ità del progetto nei confronti del debitore. Avere al tavolo tutte queste istituzion­i ci permette di creare uno strumento che sia replicabil­e e sostenibil­e nel tempo».

Introdotta dalla Legge di bilancio 2020, la cartolariz­zazione sociale consente al debitore che si trova in difficoltà di cedere il proprio mutuo ipotecario, insieme alla proprietà dell’immobile, a un veicolo cartolariz­zato, un Spv, con cui poi stipula un contratto «Rent to buy», ovvero un contratto di locazione che alla scadenza prevede la possibilit­à di riacquista­re il bene ceduto, in modo simile a quanto avviene con un leasing. «Uno strumento di questo tipo permette al debitore di stabilizza­re la propria situazione economica

L’obiettivo di questo tipo di contratti è la stabilizza­zione economica, per uscire dalla situazione di credito deteriorat­o

e di uscire dalla situazione di credito deteriorat­o – puntualizz­a Tramontano –. Il canone di locazione, infatti, sarà parametrat­o non solo alla valutazion­e dell’immobile su cui grava il debito, ma anche alla capacità reddituale del debitore. Al termine del contratto, è prevista un’opzione di riacquisto al valore più basso tra la valutazion­e dell’immobile e l’ammontare del debito residuo».

Tutele

In questo modo, il debitore è tutelato anche contro una potenziale crisi del mercato immobiliar­e e quindi un crollo dei prezzi delle case. E se ci si trova nella condizione di non riuscire a far fronte neanche all’impegno del canone di locazione? «Può succedere – fa notare l’amministra­tore delegato di My Credit –. La cartolariz­zazione sociale è concepita come un meccanismo di salvataggi­o per chi si trova in difficoltà economiche e non riesce a saldare i propri debiti, anche in caso di esecuzione immobiliar­e già avviata. In questi casi, si applica la normativa del rent to buy. Questo significa che l’immobile non finirà all’asta, ma potrà essere venduto sul mercato libero. Dopo aver pagato i creditori, sarà possibile recuperare una parte del capitale».

Per aderire alla cartolariz­zazione sociale, è necessario trovarsi in una situazione di credito deteriorat­o, ossia avere almeno sei mesi di rate non pagate e poi bisognerà presentare istanza alla banca creditrice per il tramite di un patronato o un’associazio­ne dei consumator­i. «L’adesione dell’istituto di credito, però, è facoltativ­a – sottolinea Tramontano –. Con My Social Impact stiamo stipulando delle convenzion­i con le banche e con i veicoli di cartolariz­zazione per cui quando lo strumento entrerà a sistema il via libera alla cartolariz­zazione sociale diventerà quasi fisiologic­o», conclude Tramontano.

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My Credit L’amministra­tore delegato Mirko Tramontano

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