L'Officiel Hommes Italia

THE TALENTED MR. LOPEZ - JORGE LÓPEZ

Attore, ballerino, musicista e modello. Jorge López vanta una carriera iniziata in Cile che lo ha portato a lavorare in tutto il mondo. E a danzare (anche) con Madonna.

- testo di Giulia Gilebbi foto di Ricardo Abraho styling di Thiago Ferraz

È stato un bel viaggio per Jorge López che, partendo dal Cile, è diventato una delle star indiscusse della serie Netflix “Elite”. Musicista, cantante, modello e ballerino – cosa che gli ha consentito a vent’anni di esibirsi con la regina del pop Madonna. Negli ultimi anni, per inseguire la carriera di attore, ha vissuto in Cile, Argentina, Spagna e, ora, in Brasile.

È un momento delicato, cosa ne dici se

L’OFFICIEL HOMMES ITALIA:

iniziamo con un semplice “come stai?”

Direi piuttosto bene! Anche se è un periodo difficile,

JORGE LÓPEZ: sopratutto per il nostro settore: la pandemia ci ha costretto ad adattarci e reinventar­ci. Lavorare è complicato e lo svago personale è praticamen­te inesistent­e, consideran­do i protocolli e le mille attenzioni che bisogna avere. Durante la prima quarantena ero a Madrid, e sembrò una Apocalisse, si fermò tutto. Ora mi trovo da cinque mesi in Brasile.

LOHI: Stai girando una nuova serie... di cosa si tratta?

È un progetto Netflix, si intitola “Temporada de veraõ”. Parla JL:

di un gruppo di giovani che lavorano in un boutique hotel in un’isola di Florianópo­lis. Interpreto Diego, un personaggi­o con alcuni conflitti interiori e, qualche storia d’amore... Non posso dire di più per evitare spoiler! Per le riprese ho imparato il portoghese, sono uscito dalla mia confort zone, mi piace testare e cercare di superare i miei limiti, anche se la pandemia, come dicevo, ha reso la sfida più complicata del previsto.

LOHI: Tu sei originario del Cile.

Si di Llay-llay, un paese a 90km da Santiago del Cile. Il JL:

nome significa “vento-vento”: si trova nella valle dell’aconcagua, un luogo verdeggian­te, ricco di fiumi e laghi, battuto da molti venti, da qui il suo nome in Mapudungun, il dialetto cileno antico. I Mapuche sono i nostri antenati indigeni, avevano popolato tutto il Paese.

LOHI: Come e quando è iniziata la tua carriera?

Intorno ai 17 anni a Santiago, come ballerino – ho iniziato a JL:

studiare danza classica e moderna a sei anni. A 19, poi, mi sono avvicinato alle arti drammatich­e e al mondo della moda. Il primo lavoro internazio­nale è arrivato con Disney Channel, con “Yo soy Luna”. Era una serie televisiva musicale sul pattinaggi­o, un format per ragazzi che mi ha permesso di fare anche concerti e spettacoli in tutto il mondo. È durata quattro anni e per me è stata una grande scuola.

LOHI: Nel 2014 hai anche ballato con Madonna!

Ho vinto un concorso, cercavano il rappresent­ante latino – JL:

insieme ad altri di diversi continenti – per ballare con lei per l’evento inaugurale dell’ “Hard Candy” (il suo brand di palestre), a Toronto. È stato incredibil­e: una masterclas­s di un’ora e mezza senza mai fermarsi. Divertenti­ssimo!

LOHI: Poi la serie “Elite” di Netlix ti ha portato al successo planetario. Come lo hai gestito?

Ha cambiato la mia vita sotto molti aspetti, mi ha dato grande JL:

visibilità e mi ha fatto conoscere a livello mondiale, a un pubblico più adulto. Era la cosa che mi entusiasma­va (e spaventava) di più all’inizio. A volte è complicato, tutti si aspettano di vederti sempre al top. Sono umano, e anche io ho le mie giornate no, ma cerco di essere sempre gentile con le persone che ho attorno, la loro dimostrazi­one di affetto è magica.

LOHI: Elite, racconta la vita, e i drammi, di alcuni adolescent­i spagnoli. Tu come hai vissuto l’adolescenz­a?

La mia è stata differente. Sono sempre stato uno studente JL:

responsabi­le, partecipav­o alle attività artistiche e creative della scuola. La mia vita sociale, e notturna, è iniziata solo dopo essermi trasferito a Santiago, ma è stato comunque un periodo innocente e tranquillo.

LOHI: Valerio, il tuo personaggi­o è molto complesso, imprevedib­ile, problemati­co e vive una relazione incestuosa con sua sorella. È stato diff icile interpreta­rlo?

Mi è servito tempo per entrare nella parte. Il copione non JL:

sempre mostra tutte le sfumature di un ruolo e a volte si rischia di ricadere nello stereotipo. Ho lavorato molto sull’empatia e sull’aspetto psicologic­o, perché è il rispetto con cui vedi il tuo personaggi­o che ti porta a difenderlo e a interpreta­rlo in modo credibile.

LOHI: Sei un artista poliedrico: modello, musicista, ballerino e attore. In quale veste ti preferisci?

IN APERTURA—T-SHIRT, BANNANNA; pantaloni di denim, LEVI'S.

IN QUESTA PAGINA—CAMICIA senza maniche di cotone, PRADA. In tutto il servizio collane a catena, QUO.

NELLA PAGINA ACCANTO—PULL di cotone con orsetto applicato e pantaloni dal taglio ampio, LOUIS VUITTON.

In tutte, e non finisco mai di imparare. Tuttavia mi sto focalizzan­do JL: sulla recitazion­e, la danza e la musica le possono portare un valore aggiunto. Mentre per la moda è un discorso a parte…

LOHI: Cosa significa la moda per te, e come definirest­i il tuo stile?

È qualcosa di molto personale, legato all’identità. Uno stile di JL:

vita che si combina anche con la carriera profession­ale, lo stato d’animo. Cambio costanteme­nte e questo mi diverte. Mi piace comprare nei negozi vintage e mi ispiro agli anni ’70, ’80 e ’90.

LOHI: Hai 11 milioni di followers su Instagram. Qual è il tuo rapporto con i social?

PEDRO LEMEBEL èl ’artista CILENO CHE AMMIRO DI PIÙ. Vorrei CHE TRAMITE LE SUE parole PASSASSE UN messaggio DI forza e di TEMPERANZA.

Non ne sono dipendente. Li uso per mostrare i diversi aspetti JL: della mia vita e del mio lavoro, soprattutt­o i momenti spontanei.

LOHI: Sultuoprof­ilohaimess­ol’aforismadi­pedrolemeb­el:“ionon ho amici, caro, ho soltanto amori. L’amicizia è borghese, una costruzion­e borghese e maschile... ” Cosa volevi comunicare?

Lemebel è l’artista cileno che ammiro di più. Rappresent­a JL:

la lotta alle disuguagli­anze. È un visionario, pioniere del movimento dagli anni ’70. Ha carattere, contenuti, humor e moltissima arte. Il suo punto di vista sul Paese è quello nel quale molti di noi si identifica­no. È un personaggi­o tremendame­nte amato. Vorrei che tramite le sue parole passasse un messaggio di forza e temperanza.

LOHI: Il Cile lo scorso anno ha vissuto diversi momenti di tensione, scontri e rivoluzion­i. Com’è la situazione adesso?

È molto complessa. Grazie ai movimenti sociali degli JL:

ultimi anni, è accaduto qualcosa di storico nel Paese: il cambiament­o della nostra costituzio­ne politica. Un primo passo importante e positivo per il popolo cileno. Non cambierà tutto dall’oggi al domani, ma con il tempo potremo eleggere liberament­e i nostri rappresent­anti e avere nuove leggi che si tradurrann­o in risposte concrete per le diverse problemati­che. Spero che accada presto, perché il popolo non si fermerà e l’unica soluzione per i leader al potere è ascoltarlo. L’anno scorso sono stato in Cile per Natale, e ho avuto l’opportunit­à di partecipar­e alle manifestaz­ioni con i miei amici artisti; è stato emozionant­e sentire tutta quella gente unita per difendere i propri diritti.

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IN QUESTA PAGINA—CAMICIA di popeline e pantaloni, EMPORIO ARMANI; T-shirt, LUBIAM.
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