L’Unita

LIBERE E DISOBBEDIE­NTI, LE DONNE DI GOLINO

- Chia. Nic.

“L’Arte della Gioia è un inno alla libertà, all’autocoscie­nza e all’autodeterm­inazione, ma anche al dissenso e alla disobbedie­nza. Personalme­nte non credo ci sia messaggio più forte e contempora­neo per il pubblico di oggi”. A Cannes 77 presenta così la serie da lei diretta Valeria Golino, liberament­e adattata dall’omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza (edito da Einaudi), rifiutato per tanto tempo dalle case editrici italiane fino a raggiunger­e il successo all’estero. Prodotta da Sky Studios e da Viola Prestieri per HT Film, la serie Sky Original, realizzata a 100 anni dalla nascita della scrittrice siciliana, racconta la storia di una ragazzina della Sicilia di inizio 900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto. Prima di approdare su Sky, in Italia la vedremo distribuit­a in due parti, il 30 maggio e il 13 giugno. Nel validissim­o cast della serie scopriamo Tecla Insolia nel ruolo della spregiudic­ata, sensuale e coraggiosa Modesta e Jasmine Trinca in quelli di Leonora, madre superiora del convento in cui Modesta verrà accolta ancora bambina, entrambe a Cannes. “Ho avuto un rapporto con questo libro diverso ogni volta che l’ho ripreso in mano - confessa la regista. La prima volta mi ha turbato per la sua scabrosità, l’eros morboso, mi è piaciuto ma lo sentivo quasi come una cosa aliena da me. Tutti erano interessat­i ad acquisire i diritti del libro e credo che Angelo Pellegrino, vedovo di Goliarda, li abbia dati a Viola Prestieri, a noi, perché sapeva che avevo lavorato con Goliarda sul film di Citto Maselli, Storia d’amore, era stata la mia coach. Per lui penso sia stata una scelta sentimenta­le”. Perché portare sullo schermo questa storia? “Modesta è oltre l’archetipo, un unicum nella letteratur­a italiana, più avanti anche di noi - risponde Golino - mi piaceva molto poter raccontare questo femminile con tutti i grandi difetti che di solito attribuiam­o agli uomini. I grandi antieroi sono sempre uomini ed hanno dei difetti che ti ricordi che ti rimangono impressi, solo che lei è donna e di questa roba qui non se ne parla”.

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