La Cucina Italiana

LIGHT APPLE

UNA GIORNALIST­A NEWYORKESE RACCONTA COME SI È ALLEGGERIT­A LA CUCINA DELLA METROPOLI. TRA BURGER DI CECI, TORTA ALLE BARBABIETO­LE E UN BRODO MOLTO SAPORITO

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Noi newyorkesi amiamo gli estremi. In agosto prendiamo il sole sul tetto dei grattaciel­i e in febbraio scivoliamo sulle scale ghiacciate della metropolit­ana. Mangiamo hot dog nel traffico e prendiamo lezioni di danza, in pausa pranzo. E siccome apprezziam­o anche l’efficienza, ci piacciono i ristoranti salutisti che aggiungono un pizzico di decadenza al menu. A volte i due poli si incontrano: per esempio, nel margarita al grano, al Dimes. Un’iniezione di aminoacidi mentre si diventa alticci? Questo è multitaski­ng. Dall’alto, il latte con barbabieto­la, curcuma e sesamo nero e la torta di cacao e barbabieto­la di The Good Sort; Stanley, il farmacista; un piatto unico di Dimes; un brownie vegano con gelato da Modern Love.

1 DOVE TUTTO HA AVUTO INIZIO…

E con “tutto” intendo i localini California style che hanno iniziato a spuntare in tutta Lower Manhattan nel 2014 e da allora si sono di usi ovunque. Dimes è un impero di stregoneri­e a chilometro zero, con un ristorante (salmone all’harissa), una boutique (bastoncini di palo santo) e un reparto gastronomi­a informale.

2 IL NUOVO LOWER EAST SIDE

Sulla scia di Dimes hanno aperto tre nuovi locali che spingono l’estetica verso nuovi orizzonti. The Good Sort in stile Instagram-friendly (scritte al neon, piante succulente, un barista australian­o bellissimo). Il menu congee (porridge cinese) è un piccolo capolavoro di perfezione, con una versione alla curcuma e cranberry che surclassa il porridge. Al De Maria trovate il toast all’avocado, servito su focaccia con fette di salmone stagionato nella lavanda e tante altre sorprese gastronomi­che. Poi c’è L’estudio, che praticamen­te fa un miracolo, specialmen­te in una sala così piccola, cioè o re solo posti belli e comodi. E cibo accoglient­e, con un tocco di Brasile: invece degli scones, vi servono una deliziosa pallina al formaggio e senza glutine che si chiama pão de queijo.

3 UNA MODERNA FARMACIA

Stanley George è lo spumeggian­te farmacista (ovviamente con licenza) e proprietar­io della Stanley’s Pharmacy, che è insieme juice bar, degustazio­ne di tè e tisane, e dispensari­o aperto dal 2013. Per i visitatori c’è un menu di elisir di erbe che curano tutto, dalla sindrome premestrua­le alla confusione. Sedetevi nel retro, raccontate a Stanley i vostri malanni e guardatelo miscelare la pozione per voi.

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L’interno del locale Springbone Kitchen.
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