Plum cake alla zucca e rosmarino
IMPEGNO Facile TEMPO 1 ora e 10 minuti Vegana
INGREDIENTI PER 6 PERSONE 200 g latte di soia non zuccherato 150 g farina 0 – 100 g farina integrale 100 g malto d’orzo – 80 g polpa di zucca 70 g olio di semi di girasole 40 g fecola di patate 25 g farina di mandorle 16 g lievito in polvere per dolci 5-6 mandorle amare (armelline) 5-6 bacche di cardamomo limone – rosmarino olio extravergine di oliva – sale
GRATTUGIATE la polpa di zucca con la grattugia a fori grossi e rosolatela in padella con un filo di olio extravergine e un goccio di acqua per 2-3 minuti. Spegnete e lasciate raffreddare.
TRITATE qualche ago di rosmarino. Tritate anche le armelline, fino a ottenere una polvere molto fine.
ROMPETE le bacche di cardamomo, recuperate i semi interni e tritateli; raccoglieteli in una ciotola oppure nell’impastatrice con le farine 0, integrale e di mandorle, il lievito, la fecola, un pizzico di sale, la polvere di armelline e gli aghi di rosmarino tritati.
FRULLATE l’olio di semi di girasole con il latte di soia in modo da emulsionarli bene e non far separare l’olio, poi unitevi 1 cucchiaio di succo di limone, il malto e proseguite a frullare per pochi secondi. Versate la miscela nella ciotola o nell’impastatrice con le farine, lavorate tutto per un paio di minuti in modo da ottenere un composto omogeneo e cremoso, quindi incorporatevi la zucca.
FODERATE di carta da forno uno stampo da plum cake (22x10 cm, h 6 cm), versatevi il composto e infornate a 170 °C per 6 minuti. Trascorso questo tempo, praticate un’incisione con il coltello lungo tutta la superficie del plum cake e cuocetelo per altri 30 minuti circa. Sfornatelo e fatelo raffreddare.
SERVITE il plum cake tagliato a fette, decorandolo a piacere con aghi di rosmarino e fettine di zucca molto sottili, marinate nel limone. È buono completato con una confettura di frutta.
DAVIDE DICE «Per via della presenza di grassi vegetali, oli e latti ricavati da legumi e semi oleosi, i dolci della pasticceria vegana risultano più deperibili rispetto a quelli tradizionali. In molti casi, anche l’assenza dello zucchero, che è un conservante naturale, incide sulla loro durata. Riponeteli sempre in frigorifero ben sigillati nella pellicola e consumateli entro un paio di giorni. Conoscete le armelline? Sono i semi che si trovano all’interno dei noccioli delle albicocche. In pasticceria vengono usate per preparare gli amaretti, alcuni liquori o per dare una nota amarognola agli impasti. In commercio si trovano anche con il nome di semi o noccioli di albicocche. Ma fate attenzione: le armelline vanno consumate con molta parsimonia. Ne bastano 5-6 per aromatizzare un intero dessert ed è sconsigliabile mangiarle da sole per via della presenza dell’amigdalina, una molecola tossica».