COME BOLLIRLE AD ARTE
Nel film La forma dell’acqua uno spuntino con uova sode fa sbocciare una passione molto fuori del comune
Guillermo del Toro è un maestro nel cucinare fiabe dark. E con La forma dell’acqua il regista completa l’ideale trilogia cominciata con La spina del diavolo e Il labirinto del fauno, film carichi di suspense, evasioni fantastiche da un mondo in cui regnano guerra e discriminazioni, dove i mostri hanno un ruolo salvifico. Nella sua ultima favola da Oscar, Del Toro ci introduce con la preparazione di una mezza dozzina di uova sode. Le cucina con cura ogni mattina la protagonista Elisa (Sally Hawkins), una donna muta ma vivacissima, addetta alle pulizie in un laboratorio segreto americano in piena Guerra Fredda. Qui è tenuto prigioniero un uomo-anfibio (Doug Jones), cavia maltrattata da un agente della Cia (Michael Shannon), crudele e razzista. È lui il vero mostro, la cui vita privata e coniugale scorre banale, invischiata Per un risultato garantito, i tempi di cottura vanno calcolati dal levarsi del bollore e per uova da g a temperatura ambiente (non di frigo), lessate a partire da acqua fredda. Alla coque A seconda della morbidezza desiderata, contate da secondi fino a minuti e secondi. Barzotto Tra minuti, con albume ben cotto e tuorlo molto morbido, fino a minuti, tuorlo «con la goccia». Una curiosità: il nome viene dal latino badium, di colore baio, cioè intermedio, come la cottura in questione. Sodo Tra e minuti per albume e tuorlo ben cotti. Non superate i minuti, altrimenti il tuorlo si asciuga troppo e, dopo i minuti, diventa verdognolo. nell’orribile gelatina che la moglie tenta di propinargli. Elisa, invece, sogna e vive il proprio amore come in un musical. E seduce il suo Principe Azzurro coperto di squame portandogli in dono un uovo sodo. Semplice e pieno di vita, come il cuore di chi sa vedere un angelo oltre le pinne del mostro. Centrifugate g di mele Granny Smith, detorsolate ma con la buccia, con il succo di un lime (se usate l’estrattore, preferibile, unite il succo all’estratto di mela appena fatto). Profumate con due cucchiai di liquore di sambuco e filtrate in una garza. Portate a bollore g di acqua con g di zucchero, aggiungete subito il succo e g di gelatina in fogli, ammollata in acqua fredda e strizzata, stemperandola con cura. Distribuitela negli stampi e fatela rassodare in frigo.