SARDE A BECCAFICO
Nutrienti, saporiti e a buon mercato, questi piccoli pesci azzurri sono il «pane del mare». In Sicilia li fanno così ben imbottiti, che assomigliano a certi uccellini dopo una bella scorpacciata
Le migliori sarde si pescano proprio in primavera, momento ideale per questo piatto che con poco trasforma un pesce «povero» in un boccone da re. Si chiama così perché i pesci sono resi «pingui» dal ripieno, proprio come il beccafico, un uccellino ghiotto di fichi, che in estate ne fa scorpacciate, diventando grasso. Uvetta, pinoli e pane sono gli elementi base del ripieno, a cui si possono aggiungere altri ingredienti «opzionali»: scorza di arancia e limone, acciughe sott’olio, aglio, olive, capperi, mandorle... Le sarde si arrotolano o si accoppiano a mo’ di panino, poi si fanno cotte in forno oppure impanate e fritte. Cuoco Sergio Barzetti Impegno Facile Tempo ora e minuti INGREDIENTI PER 4 PERSONE kg g g g sarde pangrattato uvetta pinoli alloro prezzemolo olio extravergine di oliva sale – pepe Ammollate l’uvetta nell’acqua per circa minuti, poi scolatela e tritatela. Pulite le sarde e apritele a libro, eliminando la lisca. Abbrustolite il pangrattato in una padella con g di olio e i pinoli per - minuti, finché non si colorisce. Aggiungetevi abbondante prezzemolo tritato, l’uvetta, sale e pepe. Distribuite il composto sulle sarde e chiudetele a rotolino. Disponetele in una pirofila unta con poco olio, con le codine rivolte in alto. Profumate con foglie di alloro, cospargete con altro pane aromatico e infornate a °C per - minuti.