Sapori partenopei
20 storie, un solo filo conduttore: il gusto napoletano per la vita
Il profumo della pasta alla genovese è la fibra ottica del cuore che collega ogni napoletano sparso nel mondo immediatamente a casa sua, ovunque sia». C’è del romanticismo culinario nelle parole di Gianluca Vitiello quando parla di Napolitaners, docufilm da lui girato e prodotto sui napoletani celebri nel mondo. Artista e speaker di Radio Deejay, Gianluca, a Milano da 11 anni, racconta in 16 capitoli e 80 minuti le storie di 20 concittadini che ce l’hanno fatta nel mondo, passando da Milano, New York, Tokyo, Berlino e Ibiza. Chi sono i Napolitaners? Una community sempre connessa. Napoli la portano nel cuore, anche se sono lontanissimi da casa. I collettori principali? Il cibo e la musica. Uno dei capitoli del film si intitola Magnamme: che cos’è? Parlo di ristoratori: che non sono solo pizzaioli, ma anche celebri cuochi e imprenditori. Come Alessio Matrone, proprietario di It a Ibiza, con cui collabora anche lo chef stellato Gennaro Esposito. Quali storie l’hanno colpita di più? Quella di Peppe, per esempio, fondatore di Napoli stà ca a Tokyo: due ristoranti e una bakery amatissimi dai giapponesi, ma anche quella del cantante Tony Arca, che a Milano si è inventato una cornetteria notturna che offre le migliori sfogliatelle in città: il venerdì sera tutti i napoletani in città si vedono lì. Il film è stato presentato a Miano, Milano, Napoli e Tokyo: prossima tappa? New York: presenterò Napolitaners da Ribalta, locale storico gestito da Rosario Procino e Pasquale Cozzolino vicino a Times Square. Un vero «tempio per i napoletani»: oltre a proporre ricette tipiche partenopee, è la sede del Club Napoli Calcio.