Nel bicchiere L’abc del Gewürztraminer
Profumatissimo e intrigante, è uno dei bianchi più amati. Con una particolare vocazione ad accompagnare la cucina etnica e alcuni grandi classici italiani
Il nome In questo caso ci racconta proprio tutto: Gewürz, in tedesco, significa «spezia», a testimonianza di uno degli aromi che più caratterizzano il vitigno; traminer, invece, fa riferimento al paese altoatesino di Termeno, che in tedesco si chiama Tramin, dove pare sia nata quest’uva.
Da dove viene Alcuni ampelografi ne collocano però la nascita in Alsazia o sulle rive del Reno, zone dove ancora oggi è coltivato. In Italia, la maggiore produzione è in Alto Adige, nel territorio della Bassa Atesina, ma si trovano bottiglie interessanti anche in Trentino e in Friuli-Venezia Giulia.
Il sapore È un vino molto aromatico, di colore giallo paglierino intenso, con riflessi dorati. Oltre agli aromi speziati, soprattutto chiodi di garofano, si riconoscono anche profumi di petali di rosa e di frutta tropicale, come il litchi, il mango e l’ananas. Piuttosto alcolico, è un bianco morbido e poco acido.
Gli abbinamenti Il deciso carattere aromatico, che conquista subito, fa sì che spesso venga scelto come calice per l’aperitivo, ma l’alcolicità importante suggerisce, invece, di servirlo a tavola. Gli abbinamenti migliori si hanno con la cucina speziata e piccante dell’India o con le ricette agrodolci cinesi. Tra i piatti italiani va d’accordo con i ravioli di zucca, il risotto allo zafferano, le terrine di fegato e i crostacei alla griglia. Oltre alla versione secca, esiste quella passita, da meditazione: a fine pasto, o da abbinare a formaggi erborinati e dolci ricchi, come la pastiera.