Pause pranzo
Il fattore «F»
Dormire abbastanza, essere positivi, curare le relazioni interpersonali». Nella mensa della Technogym, a Cesena, campeggia, su una lavagna, una rivisitazione virtuosa e molto made in Italy della classica piramide alimentare.
Alla base non ci sono solo le indicazioni su quali alimenti consumare per stare bene, ma, prima di tutto, si leggono i consigli per uno stile di vita corretto e felice. Inoltre, a mano a mano che si sale dalla base verso il vertice, si affiancano ai cibi anche varie tipologie di esercizio fisico. Si parte da «bere 1 litro e mezzo-2 litri di acqua al giorno» abbinato a un «camminare e salire le scale» (quotidianamente). In cima campeggiano «alcolici» accanto a «sport competitivo» (una volta ogni tanto). A pensarci bene, non c’è molto da sorprendersi. Siamo nel quartier generale dell’azienda leader mondiale nei prodotti wellness e fitness, sette volte fornitrice dei giochi olimpici, 2000 dipendenti e 14 filiali nel mondo. Quella che si respira qui è una filosofia di vita, oltre che imprenditoriale. La stessa coniata dal fondatore, Nerio Alessandri. Uno che partì nel 1983 con in testa il motto latino «mens sana in corpore sano», in un’epoca di culturismo e fisici quasi plastificati, promossi dall’industria americana. Vinta la scommessa, Nerio ha applicato la stessa lungimiranza anche alla sua azienda, ovvero: se i dipendenti stanno bene, l’impresa è in forma più che mai. È nato così il «wellness village», uno spazio di sessantamila metri quadrati che prevede, tra le altre cose, aree fitness per i dipendenti e un ristorante aziendale, aperto anche agli ospiti del gruppo.
Per chi ha l’occasione di pranzarvi, c’è la scelta di tre menu studiati dal dipartimento scientifico della Technogym (un pool di scienziati e nutrizionisti, per intenderci): l’organico, con solo cibi bio, il mediterraneo e il vegetariano. Tutti e tre i menu seguono la stagionalità e sono preparati il più possibile con ingredienti a chilometro zero. La chicca? Ogni piatto ha l’indicazione delle calorie e dei «moves» (unità di misura di movimento della salute secondo la Technogym). In pratica, ogni volta si sa quale sforzo sportivo servirà per abbattere le calorie di quello che si sta per addentare. Tutto da smaltire nelle palestre aziendali, ovviamente super hi-tech, aperte negli orari più disparati. E per i più mattinieri, è prevista anche una (sana ovviamente) colazione. Perché chi ben comincia, si sa…