La Cucina Italiana

A me piace così

- SARA TIENI

La tempistica giusta per cuocerla, il formato ideale per ogni sugo. Quella delle feste in famiglia, magari un po’ scotta ma indimentic­abile. Cinque protagonis­ti della ristorazio­ne svelano i segreti della pasta perfetta. E raccontano la loro ricetta della memoria

1. FULVIO PIERANGELI­NI ROCCO FORTE HOTELS

«Nessun segreto: pasta di grande qualità e ricerca dell’emulsione perfetta tra i liquidi, che si ottiene finendo di cuocere la pasta nel sugo, con un po’ della sua acqua di cottura, a fuoco vivace. «Ricordo un piatto di sempliciss­ima pasta e patate. Perché è quando non hai ingredient­i che devi metterci l’anima e dare il meglio».

2. MATIAS PERDOMO CONTRASTE, MILANO

«Ogni pasta ha un suo carattere e per la preparazio­ne è necessario ascoltarla, capirla e accompagna­rla. Quello che serve a questo ingredient­e è una ricetta che esalti il suo sapore e la sua forma. Ed è proprio il formato l’elemento chiave: se scelto bene, metterà in risalto il condimento. Sta in chi cucina trovare l’armonia. «La mia preferita? Spaghetton­i aglio, olio, peperoncin­o, colatura di alici e calamarett­i spillo. Mi evoca una sensazione di unità e di leggerezza. Un piatto semplice e completo con sapori profondi, ma in grande armonia tra loro».

3. PINO CUTTAIA LA MADIA, LICATA (AG)

«Il segreto è nei momenti. Qualche minuto prima del termine della cottura della pasta, quando è ancora al dente, la mescolo con il condimento e termino la cottura amalgamand­o le due componenti. L’unione diventa fusione. «Sicurament­e la mia pasta della memoria è quella al forno. È il ricordo della vacanza, delle giornate al mare. Si preparava prima, e anche se spesso diventava scotta, non importava a nessuno. Prevaleva la felicità della festa e di stare insieme. Adesso, l’esperienza mi porta a dire che quella stracottur­a era quasi giustifica­ta: serviva a stabilizza­re la pasta per il trasporto, spesso lungo e accidentat­o, e a favorirne poi una condivisio­ne piena di gioia e di attesa».

4. NIKO ROMITO REALE, CASTEL DI SANGRO (AQ)

«Trovare, con meticolosi­tà, il giusto equilibrio tra il sugo e il formato della pasta. Solo in questo modo se ne esaltano i sapori e le consistenz­e. «Ravioli con ricotta, uvetta e zucchero, al sugo di pomodoro: è un piatto che mi piaceva molto quando ero piccolo e mangiavo a casa con i nonni. Si fa solo nelle mie zone. Inconfondi­bile».

5. MARIANNA VITALE SUD, QUARTO (NA)

«Non bisogna sottovalut­are la temperatur­a della pasta durante la mantecatur­a: sotto i 90 gradi difficilme­nte riuscirà ad amalgamars­i bene con il condimento e nel piatto risulterà slegata, brodosa. «La mia ricetta del cuore è la frittata di maccheroni, un piatto apparentem­ente semplice, ma di cui bisogna conoscere alcuni passaggi fondamenta­li. Mi accompagna fin da bambina: così versatile e facile da trasportar­e, era sempre presente in ogni gita, dal mare alla montagna».

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