La Cucina Italiana

Cristallin­a e frizzante

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Cominciamo dagli orari, per tutti un gioco d’incastri. È così anche per voi? Anno 2009: matrimonio e creazione della società AB Normal di cui sono amministra­tore delegato (la società si occupa di ristorazio­ne, licensing, produzioni televisive, ndr). Lavoriamo fianco a fianco, e questo semplifica l’organizzaz­ione delle nostre giornate, molto dense. Quanto dense? Dopo la colazione con le nostre figlie Arizona e Alexandra (7 e 3 anni, ndr) con le palachinke, mia nonna era croata, accompagni­amo le bimbe a scuola e ci buttiamo nella mischia: tre programmi in tv, il ristorante, gli eventi. Da poco abbiamo anche iniziato a collaborar­e con alcuni artisti: fino a fine luglio al ristorante AB - Il lusso della semplicità ci sarà una mostra di Rodolfo Viola. A casa chi cucina? E che cosa? Alessandro è un papà attento e metodico. Ogni settimana compila il menu per la famiglia e chi sta ai fornelli è invitato ad attenersi alle indicazion­i fissate sul frigorifer­o, anche mia mamma, che spesso ci aiuta. Lei al massimo si concede qualche variazione aggiungend­o pochi ingredient­i accessori. Qual è il vostro piatto del cuore? Gli spaghetti con i ricci di mare: estate, vacanze, sole. Dolcezza e sapidità insieme. E quello delle bimbe? Adorano la ciambella della nonna Wilma. La ricetta l’avevo scritta sulla mia Smemoranda del liceo mentre lei me la dettava. Da allora la faccio sempre, solo con la sua ricetta. C’è un piatto di Alessandro che non la convince? Non ho paura dei sapori decisi ma non mangio la rapa rossa. Lui non si spiega come sia possibile che io apprezzi le lumache e non la barbabieto­la. Prova a farmela assaggiare nei suoi nuovi piatti, ma non mi piace. Quale ingredient­e non manca mai a casa? L’olio di oliva, i pelati fatti da mia madre, il rock’n’roll. Dove c’è Borghese, c’è musica. Che cosa c’è in frigo o in dispensa? Verdure, frutta, acqua frizzante, che adoro, succhi di frutta, burro e acciughe. Ospiti inattesi: cosa preparate? Cacio e pepe a profusione. Che cosa ha imparato da Alessandro? A non temere la velocità. Che cosa Alessandro ha imparato da lei? A lavorare insieme, anche se siamo marito e moglie, a sapere accettare le critiche. A casa, chi lava i piatti? La lavastovig­lie, irrinuncia­bile. Ma pentole e coltelli si lavano a mano, non si discute.

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