La Cucina Italiana

Andar per erbe

In mezzo al prato

- di ANGELA ODONE, foto GIACOMO BRETZEL

Alle spalle la catena subappenni­nica dei Monti Pisani dominata dal Monte Serra (917 m), di fronte il Mar Tirreno. Siamo a Montemagno, una piccola frazione di Calci (PI), circondata da prati, uliveti e boschi, purtroppo ancora in grande parte lesi dall’incendio che a settembre dell’anno scorso ha raggiunto il borgo distruggen­do 1400 ettari di vegetazion­e e danneggian­do alcune case. La natura però non si ferma e, con l’inesorabil­e costanza delle specie pioniere, ha ricomincia­to a colonizzar­e laddove fino a poco tempo fa era tutto bruciato.

La quiete, interrotta solo dal rumore dei miei passi e da poche folate di vento, ha qualcosa di magico e non è difficile capire perché si possa scegliere di vivere qui. Mi avventuro fuori dal sentiero e mi trovo a fare un tuffo nel passato. Ripenso alle

gite che facevo (e faccio ancora oggi) con mio papà Paolo. È lui che mi ha insegnato a osservare, a distinguer­e e ad assaggiare le specie vegetali. Non me lo ricordo che mangia un’insalata «solo verde»: ha da sempre qualcosa da aggiungere, un petalo, una foglia, un germoglio o un seme.

La raccolta, alla portata di tutti, richiede in realtà studio, grande preparazio­ne ed esperienza sul campo e non va presa in nessun modo alla leggera. Le specie sono tantissime, a volte si assomiglia­no, e piuttosto che rischiare un mal di pancia è meglio lasciarle nel prato e godersi solamente la passeggiat­a. La cosa migliore è avere qualcuno, conoscitor­e della vegetazion­e spontanea e del luogo, che ci guidi passo passo in questa esperienza. Perché raccoglier­e è gratifican­te quanto non farlo. Per evitare brutte sorprese, certo, ma anche per rispettare i ritmi preziosi e inviolabil­i della natura.

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 ??  ?? GLEBIONIS SEGETUM Del crisantemo campestre si usano in cucina, freschi, sia le foglioline (spesso si trovano nelle misticanze), sia i fiori dal gusto appena amarognolo. GALACTITES TOMENTOSA Così spinosa com’è, sembra impossibil­e che la scarlina (o cardo santo) si possa mangiare: petali, capolini, foglie sono invece ottimi, purché colti giovani e teneri.
GLEBIONIS SEGETUM Del crisantemo campestre si usano in cucina, freschi, sia le foglioline (spesso si trovano nelle misticanze), sia i fiori dal gusto appena amarognolo. GALACTITES TOMENTOSA Così spinosa com’è, sembra impossibil­e che la scarlina (o cardo santo) si possa mangiare: petali, capolini, foglie sono invece ottimi, purché colti giovani e teneri.
 ??  ?? TORDYLIUM APULUM Lo chiamano ombrellino di prato o pugliese; le foglie più tenere sono da provare fresche o aggiunte alle zuppe. L’infioresce­nza ricorda quella della carota selvatica (Daucus carota) poiché appartengo­no alla stessa famiglia, quella delle Ombrellife­re.
TORDYLIUM APULUM Lo chiamano ombrellino di prato o pugliese; le foglie più tenere sono da provare fresche o aggiunte alle zuppe. L’infioresce­nza ricorda quella della carota selvatica (Daucus carota) poiché appartengo­no alla stessa famiglia, quella delle Ombrellife­re.
 ??  ?? MALVA SYLVESTRIS Foglioline e germogli si gustano crudi in insalata, si fanno lessati o rosolati nel burro, si aggiungono in minestre, torte di verdure e frittate.
MALVA SYLVESTRIS Foglioline e germogli si gustano crudi in insalata, si fanno lessati o rosolati nel burro, si aggiungono in minestre, torte di verdure e frittate.
 ??  ?? RAPHANUS RAPHANISTR­UM È una tra le molte sottospeci­e della famiglia delle Crucifere (fiorellino a 4 petali). Si consumano i fiori crudi nelle insalate oppure, con tutte le foglie, ripassati in padella come le cime di rapa.
RAPHANUS RAPHANISTR­UM È una tra le molte sottospeci­e della famiglia delle Crucifere (fiorellino a 4 petali). Si consumano i fiori crudi nelle insalate oppure, con tutte le foglie, ripassati in padella come le cime di rapa.
 ??  ?? MUSCARI COMOSUM Del lampascion­e o cipollacci­o è il bulbo che piace. Ha un sapore amarognolo, simile a quello della cipolla, ed è buono crudo, cotto e sott’olio.
MUSCARI COMOSUM Del lampascion­e o cipollacci­o è il bulbo che piace. Ha un sapore amarognolo, simile a quello della cipolla, ed è buono crudo, cotto e sott’olio.
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