La Cucina Italiana

Goloso chi legge

Siete in vacanza, rilassati sotto le fronde: approfitta­te, come Angela Odone, per dedicarvi a un bel libro. Mentre i vostri bambini vi fanno compagnia

- Da: f.frigerio@benicultur­ali.it A: mariacoluc­ci@hotmail.com Oggetto: una promessa è una promessa 17 gennaio 2017 19:48

Comodi sulla sdraio

Cara Maria, come stai? Avevo promesso di mandarti una delle ricette di casa mia, quindi ecco qui il polpettone di fagiolini ligure, che tra i miei va per la maggiore (non te l’avevo detto, ma ho anche origini liguri). È un piatto semplice, fatto con le poche cose che i contadini riuscivano a coltivare sulle balze, ma è gustoso. Come tutti i piatti liguri è piuttosto lungo da preparare, ma non è difficile.

Per me è perfetto perché entra nella mia personale lista di ricette del silenzio, ovvero quelle che preparo di notte quando non riesco a dormire, e che posso realizzare senza far uso di elettrodom­estici rumorosi. Intendiamo­ci, se usi un frullatore fai prima, ma a me serve per ingannare il tempo di notte, così trito tutto con la mezzaluna. Il bello è che le proporzion­i sono adattabili: più patate se ti piace più compatto, più fagiolini se lo preferisci morbido. Fondamenta­le, in ogni caso, la maggiorana: quella ligure, con le foglioline più grandi e profumate, non quella toscana che come sapore secondo me assomiglia troppo al timo.

Ecco qua le dosi per 4/6 persone (cioè una teglia): 5 patate grosse meno di un pugno, fagiolini freschi 600-700 g (d’inverno vanno bene anche quelli surgelati, calcola solo che sono più acquosi), 2 o 3 uova (anche qui dipende dalla grandezza delle uova e dai tuoi gusti in fatto di compattezz­a), parmigiano grattugiat­o 100 g circa, 1 spicchio d’aglio, maggiorana (fresca o secca, in abbondanza). Fai bollire le patate e schiaccial­e con lo schiacciap­atate. Fai bollire anche i fagiolini, dopo averli mondati a mano delle estremità (così elimini gli eventuali «fili»), e tritali a mano o nel frullatore, stando solo attenta a non ridurli troppo in crema. Se usi il frullatore, prima dei fagiolini trita l’aglio e il parmigiano, poi aggiungi la verdura (ma non le patate, altrimenti diventano collose), le uova, la maggiorana e del sale. Amalgama il tutto con le patate e versalo in una teglia che avrai già cosparso abbondante­mente di olio d’oliva e pangrattat­o. Il composto è cremoso, quindi livellalo con una forchetta in modo da lasciare dei piccoli solchi in superficie e di nuovo irroralo d’olio, in modo che cuocendo faccia la crosticina.

Mia suocera ha la pessima e lombarda abitudine di cospargere la superficie con il pangrattat­o, ma così il polpettone diventa asciuttiss­imo. Cuoce in forno caldo a circa 180 gradi per una mezz’ora, sai che è pronto perché la crosticina diventa bella dorata. Si mangia freddo.

Come vedi, è di esecuzione piuttosto facile, una volta che hai fatto bollire patate e fagiolini. I miei figli ne vanno matti, anche se ultimament­e il più grande, alle soglie dell’adolescenz­a, preferireb­be una dieta socialment­e più qualifican­te, come hamburger o al limite toast. Ma io non mollo. Tratto da Signoramia di Elena Dallorso e Francesco Nicchiarel­li, edito da Feltrinell­i, 15 euro

 ??  ?? Elena Dallorso e Francesco Nicchiarel­li (sopra) firmano un romanzo epistolare in cui, via mail, ci si scambia ricette e amicizia. Finché non si svela il gioco delle parti. Eccone un estratto.
Elena Dallorso e Francesco Nicchiarel­li (sopra) firmano un romanzo epistolare in cui, via mail, ci si scambia ricette e amicizia. Finché non si svela il gioco delle parti. Eccone un estratto.
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