VETRO A KM ZERO
La cantina, da anni attenta alla tutela della biodiversità, alla riforestazione e all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, è da quasi un decennio autosufficiente dal punto di vista energetico. Particolarmente interessanti sono la scelta di produrre la quasi totalità delle bottiglie occorrenti nella vetreria a pochi metri dall’impianto di vinificazione, così da azzerare l’inquinamento dovuto al trasporto, e il programma che certifica da sette anni l’azzeramento dell’impronta carbonica dei quasi due milioni di bottiglie di Pinot Grigio, prodotte annualmente. Dalla fine del 2019 è iniziata una stretta sinergia con i fornitori, affinché tutti i cartoni per la spedizione dei vini nel mondo (più di un milione ogni anno) siano certificati Fsc, che attesta a livello internazionale come il legno impiegato per realizzarli provenga da una foresta gestita secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. La maggior parte dei vigneti è gestita in biologico e in alcuni territori, particolarmente fragili e vocati, si sono instaurate proficue collaborazioni con gli agricoltori locali, che hanno la garanzia dell’acquisto di tutte le uve prodotte e possono avvalersi della consulenza dello staff di agronomi, che riesce a intervenire con le tecniche più innovative anche nei luoghi più remoti. IL VINO Il Valdadige Pinot Grigio 2020, che celebra quest’anno il sessantesimo anniversario dal debutto, avvenuto nel 1961, è un bianco con una grande versatilità: sta bene dal brunch all’aperitivo e alle cene di pesce, ma voi provatelo con il vitello tonnato. (11 euro, santamargherita.com)