LA STORIA E IL FUTURO
tra le ricette tradizionali italiane, la cacio e pepe è di sicuro una delle più appaganti e amate anche all’estero. Simbolo del nostro buon vivere, è stata protagonista di un evento celebrativo mondiale, il Cacio & Pepe Day, che si è svolto il 20 e il 21 novembre in Italia e in Giappone, durante la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, rappresentando valori come la sostenibilità del cibo e la condivisione. A ideare, fondare e organizzare questo percorso gastronomico-culturale senza precedenti è Antonella Bondi, architetto di fragranze alimentari, che ha unito intelligenze diverse tra cui Massimo Montanari, storico dell’alimentazione, nutrizionisti, esperti di costume, pasticcieri e grandi chef. Durante la due-giorni del Cacio & Pepe Day, cento cuochi italiani e internazionali hanno interpretato il piatto, partendo dall’originale per poi sperimentare, innovandolo con abbinamenti nuovi, forme e consistenze mai viste, regalando un’esperienza sensoriale travolgente. Fra i nostri cuochi-artisti, Fabio Campoli ha presentato i “fagottelli al cacio e pepe” del maestro Heinz Beck mentre Antonio D’Angelo del Nobu di Milano ha reso il piatto esotico con i suoi “inaniwa ramen, acqua di pecorino, pepe sansho e king crab”; l’esperto gelatiere Gianfrancesco Cutelli ha osato con la “pasta al gelato”; Enrico Bartolini ha pensato alla “cacio e pepe al cucchiaio”, invece Davide Oldani alla “cacio e pepe al cartoccio”; Antonio Guida del ristorante Seta al Mandarin Oriental ha preparato un risotto, aggiungendo erbe e spezie. L’invito è di guardare al futuro e scoprire il gusto più autentico che l’Italia offre in una dimensione di ritrovata socialità, che avvicina culture, sapori e idee del mondo. WWW.CACIOEPEPEDAY.COM