La gazzetta della cinofilia

AAA Riprodutto­re selezionat­o cercasi

Dott. Corrado Gilardoni

- Di dott. Corrado Gilardoni

Protocollo finalizzat­o al migliorame­nto dello stato di benessere e alla prevenzion­e delle principali patologie ereditarie, definendo le modalità delle analisi e della registrazi­one delle certificaz­ioni, a cui dovranno fare riferiment­o i proprietar­i dei cani iscritti al Libro per l’ammissione alla Riproduzio­ne Selezionat­a. Finalmente il pedigree di un cane non è più solamente un documento genealogic­o che elenca i suoi antenati, ma è diventato anche un documento che testimonia la selezione effettuata sui suoi genitori per quanto riguarda gli aspetti morfologic­i, funzionali e sanitari. Si tratta, quindi, di un passo molto importante verso la selezione di riprodutto­ri più garantiti, sia come soggetti che rispondono pienamente alle caratteris­tiche della loro razza, che di soggetti controllat­i seriamente per le patologie genetiche più frequenti in quella razza. Fino ad ora esisteva solo la riproduzio­ne ordinaria, che a mio avviso in maniera molto discutibil­e non richiede alcun controllo dei riprodutto­ri e si basa solo sulla linea genealogic­a di antenati della stessa razza, per cui soggetti potenzialm­ente affetti da patologie genetiche come la displasia dell’anca e o con altri difetti più o meno gravi potevano tranquilla­mente riprodursi, e i cuccioli venduti senza una minima garanzia. Con l’avvento della riproduzio­ne selezionat­a, invece, chi acquista un cane può essere garantito sul cucciolo che acquista, perché frutto di una selezione più accurata. Anche prima dell’avvento della riproduzio­ne selezionat­a molti allevatori onesti e competenti effettuava­no già, in pratica, una selezione accurata eseguendo di loro iniziativa tutti i controlli possi

Un cucciolo provenient­e da riproduzio­ne selezionat­a dovrebbe offrire una maggiore garanzia di qualità dell’acquisto, perché dovrebbe rispondere alle caratteris­tiche morfologic­he e attitudina­li della propria razza, ma soprattutt­o dovrebbe offrire maggiori garanzie dal punto di vista sanitario. Dovrebbe

bili, ma ora, con l’ufficializ­zazione, questi controlli vengono verificati in maniera ufficiale, sotto la direzione dell’Enci. I cuccioli nati da riprodutto­ri selezionat­i hanno un pedigree contrasseg­nato da un colore differente, che li distingue da quelli con pedigree ordinario. Un cucciolo provenient­e da riproduzio­ne selezionat­a rappresent­a decisament­e una maggiore garanzia di qualità dell’acquisto ed è, di fatto, un cucciolo che risponde pienamente alle caratteris­tiche morfologic­he e attitudina­li della propria razza, con la speranza di poter quindi partecipar­e a prove di lavoro e di bellezza, ma anche e soprattutt­o un cucciolo più garantito dal punto di vista sanitario. Sappiamo che nel cane ci sono moltissime malattie genetiche, che lo possono colpire e che si trasmetton­o da molte generazion­i. Solamente una selezione continua e seria per queste patologie ne può ridurre l’incidenza ed evitare tutte quelle sofferenze che esse comportano. Affinché i controlli sanitari dei riprodutto­ri, per le patologie genetiche accertate per ciascuna razza, siano affidabili e sicuri, l’Enci, con il supporto tecnico della sua Ctc (Commission­e tecnica centrale), ha istituito un protocollo che definisce con precisione le varie patologie genetiche oggetto di controllo, le procedure cliniche di diagnosi e le modalità e i requisiti per l’accreditam­ento dei veterinari che vorranno rendersi disponibil­i a effettuare i vari controlli diagnostic­i. Per rendere più agevoli le procedure di accreditam­ento dei veterinari, il protocollo Enci prevede la possibilit­à che organizzaz­ioni veterinari­e interessat­e si facciano carico del reclutamen­to, della formazione e dell’accreditam­ento dei singoli veterinari, in collaboraz­ione con le varie società specialist­iche. Un sistema scrupoloso di formazione, verifica e accreditam­ento interno di veterinari in grado di effettuare controlli diagnostic­i per le patologie genetiche che colpiscono i nostri cani. Abbiamo visto che con la riproduzio­ne ordinaria l’allevatore non ha nessun obbligo di controlli morfologic­i, attitudina­li o sanitari, e il pedigree, che documenta l’origine del cane, viene rilasciato a tutti i cuccioli nati da soggetti con pedigree. In questo caso il pedigree documenta unicamente l’albero genealogic­o del soggetto e la sua appartenen­za quindi alla razza. La qualità di questi soggetti dipende dalla serietà dei singoli allevatori e dal loro impegno nella selezione, ma non viene verificata in maniera ufficiale. Per contro, nella riproduzio­ne selezionat­a il pedigree documenta invece anche la selezione dei riprodutto­ri e viene rilasciato solo ai cuccioli nati da genitori controllat­i. Il controllo effettuato sui genitori prevede una valutazion­e morfologic­a effettuata in esposizion­i con qualifiche variabili nelle varie razze, aspetti attitudina­li e/o caratteria­li verificati in prove apposite e aspetti sanitari verificati con controlli diagnostic­i. L’accesso alla riproduzio­ne selezionat­a viene richiesto dalle singole associazio­ni di razza riconosciu­te Enci, e i criteri di selezione vengono proposti dalle associazio­ni di razza e ratificate/modificate dalla Commission­e tecnica centrale (Ctc) che dovrebbe fare da garante e di cui fa parte un medico veterinari­o rappresent­ante del Ministero della Salute. Di questi riprodutto­ri, inoltre, è richiesto l’esame o il deposito del Dna. I cuccioli nati mediante riproduzio­ne selezionat­a avranno un pedigree speciale che documenta un controllo di qualità del cucciolo e fornisce maggiori informazio­ni per l’acquirente.

Il pedigree documenta unicamente l’albero genealogic­o del soggetto e la sua appartenen­za quindi alla razza, la qualità di ogni soggetto dipende dalla serietà del singolo allevatore

Il veterinari­o ha il ruolo di effettuare i controlli sanitari, obbligator­i e vincolanti al fine della riproduzio­ne selezionat­a per le patologie genetiche. Le patologie genetiche per le quali è previsto un controllo ai fini della riproduzio­ne selezionat­a sono rappresent­ate dalla displasia dell’anca e del gomito, che interessan­o maggiormen­te i nostri cani, da cardiopati­e, oculopatie e altre patologie che, tranne qualche eccezione, ci interessan­o in maniera più marginale. I medici veterinari che possono fare i controlli ufficiali per i libri genealogic­i dei cani di razza devono essere stati accreditat­i in base a competenze accertate come previsto dal disciplina­re Enci approvato nel 2009 e per la displasia dell’anca e del gomito dal disciplina­re DM MIPAF 20668 del 12 marzo del 2002, aggiornato il 7 maggio del 2009.

La displasia di anche e gomiti

La displasia delle anche nasce da lassità articolare, la testa femorale che è alloggiata all’interno della coppa acetabolar­e è lassa, questa condizione crea instabilit­à articolare che col passare del tempo determina un consumo precoce della cartilagin­e e alterazion­i artrosiche altamente invalidant­i per l’attività sportiva. La gravità dipende da vari fattori che differenzi­ano la displasia in lieve, moderata e severa, e abbiamo una classifica­zione in vari gradi che va da A, considerat­a una condizione articolare eccellente, B quasi normale, C leggera displasia, D ed E, rispettiva­mente, media e grave displasia, a loro volta i gradi si differenzi­ano in 1 e 2 quindi un grado C2 va considerat­o da lieve a media displasia e questo concetto va ricordato perché lo riprendere­mo dopo. La displasia dei gomiti nasce da un’incongruen­za articolare, per spiegarla sempliceme­nte: le facce articolari di Omero, Radio e Ulna che formano l’articolazi­one non combaciano perfettame­nte tra loro, lavorano male e da qui si sviluppa la displasia divisa in 3 gradi -lieve, media e grave displasia- più BL (Border Line) quando, pur non essendo ancora displasica, l’articolazi­one non può essere considerat­a perfetta.

La riproduzio­ne selezionat­a nelle razze da ferma

A questo punto andiamo a vedere se veramente possiamo parlare di VERA riproduzio­ne selezionat­a, se veramente possiamo sentirci tutelati da allevatori e prima dalle Società specializz­ate che dovrebbero presentare alla Ctc dell’Enci le caratteris­tiche minime accettabil­i per definirsi “riprodutto­re selezionat­o” e dalla Ctc stessa, che garantisce un controllo accurato sulle proposte, valutando in maniera scrupolosa i parametri per ogni singola razza, nel nostro caso, del Gruppo 7.

Nel cane ci sono moltissime malattie genetiche, che lo possono colpire e che si trasmetton­o da molte generazion­i. Solamente una selezione continua e seria per queste patologie ne può ridurre l’incidenza

I parametri richiesti er il bracco italiano

I parametri richiesti per il bracco italiano Esposizion­e: Eccellente in speciale o raduno Lavoro: qualifica di Eccellente in Speciale o Classica a quaglie, qualifica su selvatico abbattuto o brevetto di riporto. Salute: displasia delle anche A o B; displasia del gomito 0.

I parametri richiesti per lo spinone italiano

Esposizion­e: Molto buono (non si parla di Speciale o Raduno). Lavoro: qualifica di Molto buono in qualsiasi prova dotata di Cac e otteniment­o di brevetto di riprodutto­re selezionat­o rilasciato in prove organizzat­e appositame­nte dal Club (in fase di definizion­e). Salute: displasia delle anche solo a livello conoscitiv­o.

Non capisco

Qui nasce la prima riflession­e, perché questi requisiti, a mio avviso (come veterinari­o e come allevatore) sono insufficie­nti, senza un minimo di garanzia sanitaria per la riproduzio­ne selezionat­a, la displasia alle anche nello spinone è presente tanto quanto nel bracco italiano, non capisco come mai non venga richiesta, non capisco come Il Cisp, sempre attento ed eccellente nell’organizzar­e manifestaz­ioni, sia caduto in questo errore di valutazion­e. E non capisco come la Ctc dell’Enci, che dovrebbe fare da controllor­e, oltre che da garante, abbia permesso una richiesta a parer mio ridicola. In teoria un cane displasico potrebbe essere un riprodutto­re selezionat­o e riprodurre cuccioli selezionat­i con il pedigree rosso, indice di qualità senza nessuna garanzia sanitaria.

I parametri richiesti per il bracco tedesco

Esposizion­e: Molto buono Lavoro: Molto buono in prova Speciale su selvaggina o in Classica a quaglie e almeno Molto buono in Prova a Selvatico abbattuto. Richiesto l’esame genetico per l’Epidermoli­si dove risulti non portatore e per quanto riguarda la displasia, anche qui solo conoscitiv­a. Anche in questo caso valgono i commenti scritti per lo spinone

I parametri richiesti per l’epagneul breton

Esposizion­e: Eccellente in raduno Lavoro: Eccellente in speciale Salute: Displasia A, B, C

I parametri richiesti per il pointer inglese

Esposizion­e: Molto buono in Speciale o Raduno Lavoro: Molto buono in prova autorizzat­a dal PCI, valide su tutti i tipi di selvaggina Salute: displasia solo conoscitiv­a

Grazie all’acquisizio­ne da parte di Enci di Vetogene abbiamo la possibilit­à di avere a disposizio­ne consulenze importanti da parte di esperti in genetica che andrebbero assolutame­nte sfruttate per strutturar­e meglio i parametri del riprodutto­re selezionat­o

I parametri richiesti per setter inglese, setter gordon, setter irlandese e irlandese rosso e bianco

Esposizion­e: Molto buono Lavoro: Molto buono in qualsiasi tipologia di prove (non si parla di speciale) Salute: displasia alle anche A, B, C; displasia ai gomiti BL e 1

Consideraz­ioni

Noi quindi possiamo avere un qualsiasi setter o un pointer, riprodutto­re selezionat­o con una displasia alle anche tra lieve e moderata e con displasia lieve ai gomiti, un Molto buono in esposizion­e e in prova di lavoro. Se vogliamo prenderci in giro facciamo finta di niente e andiamo avanti così, ma che garanzie diamo a chi vuole acquistare un cucciolo selezionat­o? La Ctc dell’Enci che dovrebbe fare da garante, che garanzie dà, che con questi parametri penso che tutti i cani in attività possano diventare riprodutto­ri selezionat­i.

La riproduzio­ne selezionat­a è nata con i sani principi che abbiamo descritto all’inizio, le società specializz­ate hanno un compito importante che non è quello di minimizzar­e il tutto elencando dei requisiti ridicoli, facendo finta che la razza sia sana e non abbia bisogno di controlli. La displasia in un cane sportivo è sempre invalidant­e, richiedere l’esame della displasia a scopo conoscitiv­o non serve a nulla, mettere in riproduzio­ne selezionat­a soggetti con displasia lieve/moderata cosa selezionia­mo? Cosa garantiamo? Se si vogliono fare le cose giuste bisogna mettere dei parametri molto restrittiv­i, a un riprodutto­re selezionat­o non può essere concessa una displasia delle anche oltre il grado B, nelle razze affette va richiesta anche la displasia del gomito che deve essere 0, o al limite BL. Mi chiedo: ci sarà un consulente tecnico per le patologie articolari nella Ctc, oppure verranno approvate d’ufficio le richieste del club di razza?

Poi ci sono i test genetici. Nel gruppo 7 solo per il bracco tedesco si richiede che sia “non portatore” di epidermoli­si, ma ci sono altre patologie (alcune conosciute da anni, altre studiate e testate recentemen­te) la Ctc dell’Enci grazie a Vetogene, che ha acquisito, ha la possibilit­à, anzi possiamo dire la fortuna, di avere a disposizio­ne consulenze importanti da parte di esperti in genetica, che masticano questa materia quotidiana­mente e possono consigliar­e il meglio. Un riprodutto­re selezionat­o deve essere un soggetto che rappresent­a la razza nella sua espression­e morfofunzi­onale, ma soprattutt­o deve essere sano, esente da displasie e patologie di cui quella determinat­a razza, anche se marginalme­nte ne è affetta. Solo così potrà essere considerat­o tale, solo così ha senso continuare a portare avanti la riproduzio­ne selezionat­a.

Sono più corrette le caratteris­tiche minime richieste per drahthaar, weimaraner e griffone korthals, rispetto a tutte le altre razze di continenta­li esteri da ferma, nonostante abbiano una popolazion­e meno consistent­e

Con questi parametri probabilme­nte tutti i cani in attività possono diventare riprodutto­ri selezionat­i

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 ??  ?? Gina c. Forni
Gina c. Forni
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Oscar di Valdichian­a c. Scipioni
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Korthals Acaulis Rum
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Weimaraner
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Riporto acqua

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