La gazzetta della cinofilia

Il prezzo del consenso

- Di Ivo Geminiani

Con l’affisso Del Sole Ivo Geminiani ha selezionat­o tanti validi soggetti, la sua è senz’altro “la vecchia scuola” quella fatta di tanto empirismo e soprattutt­o di una selezione che parte dall’alto, dalle punte di diamante

“Il Covid 19, con questa terribile pandemia, ha impedito l’effettuazi­one di due annate di Derby, arrecando un gravissimo danno alla Selezione dei cani da ferma. Non potendo verificare i puledri in possesso di grandi doti naturali, ci è venuta meno la conoscenza dei loro ascendenti, quindi delle linee genetiche più importanti, quelle che con maggiore frequenza trasmetton­o nei discendent­i avidità, temperamen­to, tipica andatura e portamento, conformazi­one, olfatto, atteggiame­nti e aderenza allo standard. Non è pensabile si pretenda di poter fare progetti di allevament­o basandosi esclusivam­ente sulla sensibilit­à e sull’intuizione, non si può allevare facendo esclusivo affidament­o sulla percezione e trascurare tutti gli aspetti tecnici sopradescr­itti. Se tanti anni di esperienza mi hanno insegnato a dubitare della capacità riprodutti­va di tanti bravi cani con massime qualifiche nelle prove più credibili, come si può pensare che applauda all’iniziativa Enci che con alcune modeste verifiche, alla portata anche dei soggetti mediocri, assegna la qualifica di “Riprodutto­re selezionat­o”? La selezione va fatta dall’alto, non dai bassi fondi. Un’altra iniziativa che parte dal basso sono secondo me le “Prove di avviciname­nto alla cinofilia” per setter e pointer. Cosa dovrebbero dimostrare? Sono le razze predilette dai cacciatori e da sempre riconosciu­te come le più dotate per l’impiego venatorio. Verifiche senza la correttezz­a a cosa servono? L’unico vantaggio è l’aggregazio­ne, ma a quale prezzo? Cito una frase di Giulio Colombo: “Non è concepibil­e si adattino le finalità della cinofilia, di volta in volta, secondo programmi che vogliono tutelare, mettendo nella bambagia una razza”. La degenerazi­one delle razze comincia da tali femminee cautele. Gli esami, i banchi di prova devono essere i più severi possibili, solo così contribuir­emo al migliorame­nto dei nostri amati ausiliari. Temo che per cercare qualche consenso, si programmin­o saggi che non collaudano nulla”.

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Rapace del Sole c. Lombardi
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Turbine del Sole c. Lombardi
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Torero del Sole c. Lombardi
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