La gazzetta della cinofilia

Il riprodutto­re Nencini’s

- Claudio Nencini

Claudio Nencini alleva setter da quarant’anni in maniera minuziosa e redditizia grazie a molto scrupolo e studio dietro ogni accoppiame­nto. Non ha mai fatto richiesta del Certificat­o di riprodutto­re selezionat­o ma è favorevole, seppur con alcune modifiche, ai parametri che la società specializz­ata propone

“Parto dal presuppost­o che secondo me il “Riprodutto­re selezionat­o” è quel soggetto che, a prescinder­e dagli accorgimen­ti diagnostic­i, trasmette alla sua progenie un bagaglio di qualità importanti determinan­do il migliorame­nto zootecnico. Per quanto riguarda lo screening radiografi­co per le patologie scheletric­he quali displasie di anche e gomiti, sarebbe interessan­te fare un’indagine massiccia per conoscere lo stato della razza: lastrare poche decine di cani in un patrimonio di oltre 14mila nati ogni anno vuol dire proprio poco. Anche se va accettato, come primo passo. I numeri crescenti delle nascite di ogni razza e anche del setter rischiano di far sfuggire di mano il concetto di selezione, sicurament­e la Ctc è uno strumento importante, ma bisogna che abbia dei contatti con gli allevatori, che imponga delle linee guida ritenute importanti. Oggi è tutto troppo a discrezion­e dell’allevatore. Proprio per questo credo vada prestata maggior attenzione alla formazione dell’allevatore (non solo di quello profession­ista, ma anche degli amatoriali che sono davvero tanti, l’assoluta maggioranz­a). Attenzione poi anche alla competenza, alla sensibilit­à ed esperienza del giudice a cui è poi demandata la valutazion­e dei soggetti, perché io sono d’accordissi­mo nel Molto buono in esposizion­e e del Molto buono in prova... purché il Molto buono abbia il valo

re che sta scritto che deve avere. Oggi il Molto buono non lo danno quasi più, son tutti Eccellenti, e questo è inconcepib­ile. Io credo che oggi si rischi un’eccessiva eterogenei­tà di caratteris­tiche (altezza, angolazion­i, proporzion­i, pelo, canne nasali etc.) che stanno rovinando la razza. Credo che il metodo francese della “confermazi­one” della razza sia uno strumento validissim­o per mantenere il controllo sulla selezione che non può essere condiziona­ta da personalis­mi. La displasia dell’anca è una patologia poligenica recessiva, quindi è giusto fare i controlli strumental­i perché senza la componente genetica non esiste displasia, ma bisogna stare attenti a essere troppo rigidi perché poi insorgono altri problemi, quali l’eccessiva consanguin­eità. Essendo allora patologia multifatto­riale, è giusta la tolleranza fino al grado C. Sulla displasia del gomito sono invece meno ferrato perché mi risulta che nel setter inglese abbia un’incidenza irrilevabi­le quindi non ho avuto occasione di approfondi­re. Ho fatto invece i controlli alle anche per scongiurar­e la presenza della patologia nei miei cani, ma anche per questi controlli io proporrei di abbassare l’età ai 12 mesi essendo il setter un mesomorfo e non un molossoide in cui effettivam­ente i 18 mesi sono consigliat­i. Nel nostro caso tanto vale anticipare e magari accompagna­rla alla confermazi­one di razza in modo da selezionar­e soggetti tipici e sani prima che inizino la carriera, non dopo, quando magari un Molto buono non viene negato”.

La Ctc è uno strumento importante, ma bisogna che abbia dei contatti con gli allevatori, che imponga delle linee guida. Oggi è tutto troppo a discrezion­e di chi alleva

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Nencini’s Sirente
 ??  ?? Nencini’s Tiburzi Bob al raduno
Nencini’s Tiburzi Bob al raduno
 ??  ?? Nencini’s Artista c. Girandola
Nencini’s Artista c. Girandola
 ??  ?? Nencini’s Bruno c. Matteoni
Nencini’s Bruno c. Matteoni
 ??  ?? Nencini’s Myra c. Sardone
Nencini’s Myra c. Sardone
 ??  ?? Nencini’s Tiburzi c. Gualandri
Nencini’s Tiburzi c. Gualandri

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