Ricordo di Giacomo Cantoni
a cura della redazione Prove Classiche a quaglie
Un malore improvviso e Giacomo Cantoni, classe 1951, se n’è andato. Non senza lasciare traccia. Per questo lo ricorderemo, come uomo e come dresseur, per quello che ha fatto, per cosa ha rappresentato, per come ha vissuto. Libero. È proprio vero che la vita è quella cosa che passa, mentre tu stai facendo altro. Per fortuna quando hai vissuto quel tanto da poterti togliere diverse soddisfazioni e, sopratutto, hai vissuto facendo delle scelte consapevoli, allora è un po’ meno dura accettare anche la morte. Era schivo, ruvido, ma sempre educato, sincero e onesto, pronto a pagare il conto per queste sue caratteristiche, ma non certo ad accettare compromessi. Rispettoso di tutti, per lui la dignità -di uomini e cani- era una priorità. Vincere non così importante da dimenticare il resto. E così, senza compromessi, se n’è andato.