La pulcina rispolverata
Ci troviamo a Bergamo, tutti sapete che qui è incominciato il diavolo a quattro, e mi riferisco al Covid, che è una cicatrice ancora aperta, perchè tutto è partito dalla Val Seriana per poi espandersi come una metastasi in tutta Italia. Purtroppo molti di noi non ci sono più e anche se non c’entra con Covid, dedichiamo un minuto di silenzio a Giacomo Cantoni. Il campo della Pulcina lo conoscete tutti, avete notato qualche cambiamento, l’ho già fatto presente ieri a San Cipriano, ma ribadire un concetto a me molto caro: il campo che usiamo costa 25 mila euro all’anno e circa cinque di manutenzione, ebbene, questo è l’ultimo dei problemi!Sembra d’assurdo dire oggi, che l’economia è quella è, che i soldi non sono un problema, ma 25 mila euro se ci sono, ci sono, ed è semplicissimo, basta versarli. Il problema è che se non è gestito, se non c’è il volontariato non si fa invece niente! E qui mi riferisco a Sergio Ruggeri, Alessio Lazzaroni e suo papà, e dietro a loro tanti altri del nostro Gruppo cinofilo bergamasco che lavorano come volontari: sono persone preziosissime che hanno voglia di fare cinofilia per gli altri. Quindi il giorno che manca il campo, se ne trova un altro, ma il giorno che mancano i volontari
diventa difficile tenere queste palestre, perché non bastano i soldi, ma ci vuole gente di buona volontà che si metta a disposizione degli altri. La partecipazione, di concorrenti e di pubblico, indica che la cinofilia è viva, la passione non è stata intaccata dal virus. Abbiamo tutti quanti voglia, e forse anche un po’ bisogno, di tornare a guardare dei cani.
Premio speciale dedicato a Giulio Farè assegnato nella prova pointer a Universo dei Mascii