La grande cinofilia bresciana
A Bassano il 22 e 23 il Gruppo cinofilo bresciano mostra con orgoglio le cicatrici di un periodo non facile, ma anche la forza e la voglia di ripartire, senza dimenticare nessuno. Sabato dedicato ai continentali e domenica agli inglesi, in perfetta sinergia e alternanza con Bergamo
“Oggi siamo qui tutti insieme e ci rendiamo conto che qualcuno manca all’appello. Abbiamo perso amici, cinofili, cacciatori, parenti, conoscenti. Brescia credo abbia un’importanza a livello nazionale per quanto riguarda la cinofilia. Ho tirato giù due dati perché gradirei che ci rendessimo conto di quello che sta succedendo. Il Gruppo cinofilo bresciano, ovviamente solo qui a Brescia, denuncia la nascita di 5.000 cuccioli l’anno. Questi sono i cani che sono iscritti. Vengono consegnati 2.000 pedigree, ci sono circa 2.300 passaggi di proprietà, con 550 soci. Parliamo di una realtà importante a livello cinofilo, una realtà importante non soltanto con i cani da ferma, ma anche con i segugi, con i cani da compagnia, con i cani da difesa. Brescia, nel mondo cinofilo, a livello nazionale e internazionale ha sempre avuto dei grandissimi risultati ovunque. Oggi, però, ci rendiamo conto che qualcuno in questo periodo è mancato. Abbiamo messo qui due fotografie: una è quella di Giacomo Cantoni, l’altra è di Giuliano Goffi, due cinofili che oggi non sono con noi sul campo e che ci rendiamo conto di quanto ci manchino. Due persone che sono state per molti di voi degni avversari, per me Giuliano è stato un grande amico, che mi è mancato moltissimo oggi. Ringrazio Alessandro Sala, presidente dell’Atc; Sossi, proprietario dell’Azienda agricola che ci ospita con questa Classica, e ringrazio il signor Piva, vicepresidente del Ciap, perché ci ha concesso le prove di luglio e il Raduno di épagneul breton. Credo che a luglio, con il Raduno e la Prova, ricorderemo Giuliano e mi auguro di avervi di nuovo tutti qui, tutti insieme”.