Libera pointer, 22 maggio
“I ringraziamenti a Beppe Bonacina e al Gruppo cinofilo bergamasco che mi ha dato onore di tornare alla Pulcina a giudicare questa prova e l’occasione di ritrovare tanti amici che purtroppo era tanto tempo che non ci vedevamo. Ancora una volta voglio cogliere l’occasione per dire due note sulla prova Classica a quaglie che è nata cento anni fa, quando i nostri cinofili d’un tempo avendo tantissima selvaggina potevano non aver bisogno di questo tipo di prova, eppure è nata è stata anche copiata ed è nata perchè nella Classica si cercano di individuare due aspetti: lo stile di razza e l’addestrabilità. Un cane che ferma bene e risolve correttamente un animale messo ferma bene e risolverà bene quasi certamente anche un selvatico vero. Un cane che accetta l’addestramento trasmetterà ai propri figli una facilità di apprendere l’addestramento che non è importante tanto per noi cinofili o per gli addestratori, ma per i cacciatori che devono avere un cane bravo, facile da gestire. Un cane che supera l’addestramento della Classica, senza nulla togliere a tutti gli altri, ma avrà un valore aggiunto”.
“Prima di parlare tecnicamente delle prova mi associo a questo detto da Bonacina perché visto tutto quello che abbiamo vissuto esser qui gli è davvero un valore aggiunto, quindi grazie davvero a chi ha reso possibile oggi fare zootecnia, fare cinofilia, ma anche ritrovarci tutti al cospetto della nostra passione. Una prova, condivisa con Mario Agosteo sul terreno, che potremmo sostanzialmente dividere in tre parti: abbiamo vissuto una prima parte della prova in cui il vento ci ha dato una mano, costante sempre direzionale; a metà della prova il vento non ci ha più sostenuto e una parte finale in cui è tornato favorevole. Le rondini sul terreno in qualche turno hanno alzato l’asticella, e purtroppo qualche cane si è lasciato distrarre. In classifica comunque cinque soggetti: tre Eccellenti e due Molto buoni. Al primo posto Universo dei Mascii che vince il premio Fare. Universo rappresenta bene il pointer nella traslazione, nel movimento, ha tutte le caratteristiche di razza per fare questa nota del concorso. In un moneto difficile è stato bene sul terreno nonostante le condizioni non gli permettessero di fare un lavoro regolare come la Classica esige, perché è il vento che imposta la direzione della cerca. Si è aggiudicato un buon punto per presa e risoluzione, nel rilancio bene sul terreno ma un rientro sulla sinistra in un momento di vento teso lo porta a vincere la prova con l’Eccellente.
Secondo Eccellente Seasonhill’s Lycos di Angelo Testa che è un cane di qualità per quanto riguarda la traslazione, è un cane che ha svolto abbastanza bene la nota del concorso mettendosi bene sul terreno, qualche lacet interrotto un attimo prima, si aggiudica due buoni punti, il primo ottimo per qualità e presa, il secondo, buono pre presa, ha avuto qualche attimo di esitazione prima della ferma, con un accertamento anche ben risolto, che lo ha portato a realizzare. La qualità del cane oggi lo ha portato all’eccellenza sia per la qualità che per la presa di punto e il lavoro svolto. Chiude la classifica, all’Eccellente, Jullo di Bariola che forse è stato il cane migliore per quanto riguarda l’interpretazione della nota del concorso: è stato perfettamente sul terreno, con ordine e sul vento, si è aggiudicato un punto preso bene, ma ritoccato un attimo. Oggi quello che lo porta al terzo posto in classifica sono le qualità del galoppo e della presa di punto”.