Il rito del caffé
“Conobbi Giacomo ad Umago, allora ex Jugoslavia, io ero con mio padre e lui si presentò con una macchina familiare con dentro Denny e Dar, due pointer che sono rimasti nella storia. La sua grande carriera come addestratore iniziò lì. Ultimamente ci trovavamo sempre in Serbia, dove lui passava la maggior parte dell’anno; tutte le mattine bevevamo il caffè insieme al bar Dolcevita, si chiacchierava 10 minuti e poi si andava sul terreno a lavorare. È stato un grande addestratore, un grande intenditore e un ottimo rifinitore di cani. Con lui se ne va un altro pezzo di storia della cinofilia internazionale”.