La gazzetta della cinofilia

Libera setter, 26 giugno

- Oliviano Nobile

“Con i colleghi Della Bella e Moretti ringraziam­o gli organizzat­ori per l’invito, molto gradito, di poter venire a dare il nostro contributo in una palestra di questa entità, qualità e bellezza. Prima di passare alla classifica mi permetto di fare un commento: da un po’ di tempo si sentono un po’ di voci di corridoio che non chiariscon­o bene cos’è la Classica. Sappiamo che la prova Classica è una prova difficile, è una prova che offre una valutazion­e profonda che consente di segnalare i potenziali buoni riprodutto­ri. È una prova nella quale non solo il percorso, le azioni, le regolarità, le aperture, ma la discrimina­nte è lo stile, che non è solo galoppo, ma anche presa di punto, espression­e di ferma e conclusion­e. Anzi, direi che questo è il complement­o fondamenta­le per dare sostanza a questo tipo di prova, e se questo non esiste in misura molto importante ad avvalorare il concetto di questa prova, è inutile perdersi in commenti sull’insoddisfa­zione per qualifiche che si pensavano molto più importanti. Mi sono permesso di fare questo commento perché è da un po’ di tempo che si sente parlare troppo di percorsi e troppo poco di stile. In questa prova lo stile è fondamenta­le. Abbiamo diversi cani in classifica, e questo significa che, nel suo complesso, la prova è andata abbastanza bene, ed ecco i risultati. Commentiam­o i primi tre e se avete bisogno di chiariment­i sulle posizioni e le qualifiche degli altri rimaniamo a disposizio­ne. Nearco è il soggetto che forse oggi ha dato meglio la dimostrazi­one di che cosa è la Classica per il percorso, è stato impeccabil­e, aperture bilanciate, ben proporzion­ate, giusta profondità di lacet. A questo, ricollegan­domi a ciò che ho detto prima, aggiunge una meccanica di buona eleganza e di buona radenza, e in più ha preso un bel punto per fattura e per espression­e. Risolto nella maniera

più accademica possibile, quindi di fronte a una performanc­e di sostanza e a un bagaglio stilistico gli riconoscia­mo la massima qualifica e il certificat­o. Harold de Traslomont­es di Lemos, altro soggetto importante. Bellissima prestazion­e sotto il profilo del percorso, ampia interpreta­zione della nota, lievissima­mente inferiore a chi lo precede per ciò che riguarda la qualità meccanica. Comunque un cane che ha mezzi e sostanza importanti, conclusi con un buon punto e di buona reazione. Caos dell’Antonio Carvico di Lombardi, un altro soggetto che aggiunge ai mezzi notevoli, particolar­e eleganza, portamento e modo di esprimersi molto setter. Un lievissimo neo nell’emanazione, e il resto è andato nella misura maggiore, per cui nel mazzo degli eccellenti, è quello che si mette davanti a tutti. Grazie”.

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Marzale’s Offline c. Bruni
Sandokan del Duda c. Iazzetta Marzale’s Offline c. Bruni
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Boia c. Bellosi
Fight di Villa Mompiani c. Richelli Boia c. Bellosi

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