La gazzetta della cinofilia

Confronto & dialogo di Dino Muto

- Dino Muto

Confronto & dialogo per il futuro della cinofilia

Il mondo della cinofilia è senz’altro complicato, perché sono tantissimi i settori e tutti hanno bisogno dell’attenzione necessaria; rimane difficile seguire un po’ tutto, ma ci proviamo, grazie a un Consiglio direttivo che devo dire che in questo momento è lungimiran­te nel capire che c’è un’evoluzione fondamenta­le nella cinofilia. Volevo innanzitut­to ringraziar­e sia chi ha consentito questa manifestaz­ione, ma soprattutt­o tutto il percorso che ci ha portato fin qui: i comitati organizzat­ori e i gruppi cinofili, che hanno fatto un lavoro post pandemia importante. Siamo partiti ai margini di una pandemia che l’anno scorso ci ha visti protagonis­ti solo in quattro tappe e non ci ha consentito di aggregarci in questa splendida cornice che deve diventare il polo, la sintesi della cinofilia venatoria di tutto l’anno e nella viva speranza diventi polo aggregativ­o di tutta la cinofilia venatoria europea. Ci sono da ringraziar­e poi le società specializz­ate, di inglesi e continenta­li, perché la collaboraz­ione che hanno dato è stata massima ed è bastata sempre una sola telefonata per risolvere le problemati­che in modo veloce e senza polemiche. E proprio sulle polemiche volevo ringraziar­e i giudici perché non siamo mai dovuti intervenir­e, non abbiamo avuto segnali di distorsion­e.

Ho voluto Rudy qui sul palco, perché credo che gli attori fondamenta­li siano gli addestrato­ri per troppo tempo ai margini della cinofilia. Io non riesco a comunicare bene forse le mie scelte, ma ho voluto fortemente che addestrato­ri e conduttori rientrasse­ro sotto il nostro disciplina­re, che è un disciplina­re importante perché è l’unico che riconosce la figura dei conduttori, handler e addestrato­ri. La scelta è stata condivisa con molti di loro e gli conferirà la possibilit­à di sedersi ai tavoli di Enci e confrontar­si, non solo sul piano tecnico -che per noi può essere marginale- ma il confronto sarà sulla programmaz­ione, ovvero devono avere un’identità forte.

Anche dal punto di vista sindacale noi dobbiamo in qualche modo porre attenzione alle loro problemati­che perchè per troppo tempo -loro, come gli handler, che sono tra i protagonis­ti della selezione zootecnica­sono rimasti ai margini della nostra cinofilia. Io ringrazio, a nome di Enci, Rudy che qui rappresent­a tutti i conduttori che hanno saputo dare -in questo particolar­e momento storicoril­ievo alle nostre manifestaz­ioni. Se oggi se abbiamo fatto certi numeri (che in alcune tappe sono risultati quadruplic­ati rispetto agli anni scorsi) questo perchè la gente ci crede e loro hanno saputo dare un giusto segnale che è stato recepito anche dai nostri giudici. La mia attenzione è al confronto [...] e quando abbiamo messo al tavolo i presidenti delle società di inglesi e di continenta­li abbiamo trovato in breve una soluzione, e abbiamo dato una svolta al nostro percorso. Per me fondamenta­le è il dialogo e voi lo sapete bene perché sto sempre in mezzo a voi per cercare di capire quali sono le problemati­che. Prendo delle parole non mie, ma finché io sarò presidente e ci sarà

questo consiglio non ci saranno più corti, non ci saranno più corteggian­i, nani e ballerine. Ci sarà Enci, con un confronto diretto con tutti quanti voi con i conduttori e gli attori principali che sono le società speciali per parlare di selezione zootecnica, una parola che viene utilizzata troppo spesso per parlare invece in generale. Molti non sanno nemmeno cosa significhi selezione zootecnica. Mi permetto di dirlo non solo perché vengo dal mondo della cinofilia (ho fatto cinofilia per trent’anni) ma perché il mio mondo sono gli animali da reddito, mi occupo infatti di consulenze in agricoltur­a e so perfettame­nte cosa significa portare animali da 11 litri a 25 litri di latte. Quella è selezione zootecnica per arrivare al reddito. Noi parliamo troppo spesso e confondiam­o troppo spesso quella che è l’attività ludico sportiva, la gara, e quella che è l’attività di selezione zootecnica. Insieme tutti quanti lavoreremo per dare un’identità alla selezione zootecnica e staccherem­o invece quelle che sono le gare: non abbiamo bisogno di 1800 manifestaz­ioni per selezionar­e cani. Questo sarà il futuro della cinofilia finché ci sarà questo consiglio direttivo. Grazie a tutti, sono orgoglioso del fatto che siamo qui in tanti e che abbiamo ripreso con il giusto piglio. Spero che questo sarà l’inizio di una nuova era e l’inizio di una visione diversa della selezione zootecnica.

Setter club e pointer club ricordano Giacomo Cantoni, non solo con due grafiche importanti sulle ali del palco, ma anche con un ricordo affettuoso della sua persona oltre che della sua profession­alità. La vittoria di Hermann, condotto magistralm­ente da Rudy Lombardi all’eccellenza setter non è che il suggello del suo lavoro.

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