La gazzetta della cinofilia

Riflession­i spontanee

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Cosa possiamo dire, le prove appena concluse, valide per il Trofeo ‘La Sgneppa d’Oro’, svolte tra Garbagna e Roncello, hanno avuto a mio avviso un profilo più che soddisface­nte, perché le condizioni meteo questo autunno, con una siccità importante, hanno creato notevole preoccupaz­ione tra gli organizzat­ori, io stesso non pensavo di trovare terreni in buone condizioni; siamo stati molto fortunati perché qualche giorno prima delle prove è piovuto che hanno permesso di mettere le risaie in condizioni più che buone. Il giusto humus, le giuste pasture, ci hanno permesso di ospitare un numero considerev­ole di beccaccini. La pioggia che ha preceduto le giornate di prove è stata indispensa­bile!

Il tutto ha fornito quei presuppost­i per fare una vera e severa selezione zootecnica; senza le condizioni ambientali buone è difficile anche poter valutare i cani stessi, impossibil­itati ad esprimersi al meglio delle loro qualità di razza.

In cabina di regia abbiamo avuto Contesi, il quale, a sua volta, ha avuto l’aiuto del Presidente che lo ha preceduto, Colombo Manfroni, unitamente al segretario Dal Borghi; tutti insieme sono riusciti a organizzar­e un Trofeo meraviglio­so. Tutti grandi appassiona­ti, ottimi e assai validi gli accompagna­tori, fondamenta­li in questa tipologia di prove; io personalme­nte ho giudicato accompagna­to dai fratelli Defendi, ragazzi particolar­mente competenti e con un grande senso di sportività. La partecipaz­ione è stata più che considerev­ole, tre batterie di inglesi e una di continenta­li; abbiamo un numero importante e soprattutt­o soggetti notevoli.

Sei, sette inglesi importanti­ssimi, sia pointer sia setter, inglesi, irlandesi e gordon.

Non solo sono soggetti di qualità

grazie all’ottimo lavoro svolto dalle Società specializz­ate, si sono dimostrati cani specialist­i con importanti qualità di razza.

Ci sono stati una serie di soggetti giovani che fanno ben sperare, che con il giusto lavoro si potranno gradatamen­te inserire in questo contesto non facile perché altamente specialist­ico. Voglio ricordare che queste sono prove alquanto selettive, non ci si improvvisa in questa disciplina, prima di tre-quattro anni è difficile avere un buon cane che abbia raggiunto quella completezz­a necessaria per fare classifich­e di un certo tipo. Il Club del Beccaccino sicurament­e sta lavorando bene, sempre di più segue quello che è il cambiament­o, mantenendo quei valori tecnico-selettivi strettamen­te necessari. Guarda sicurament­e avanti per il raggiungim­ento di importanti obiettivi.

C’è una bella squadra, una bella famiglia, e questo ci fa ben sperare per il futuro dove il Trofeo ‘La Sgneppa d’Oro’ meriti l’attenzione anche delle Istituzion­i, perché di questo passo bisognerà iniziare a pensare al corpo giudicante che necessita di ampliament­o e, qualora fosse necessario, di ricambio. Le Società specializz­ate dovrebbero proporre alcune figure e gli appassiona­ti sempre più esigenti a pretendere un corpo giudicante che meriti quelle conoscenze e quelle competenze per mantenere sempre alto il livello.

Parlami dei soggetti che hai giudicato, facendomi una distinzion­e tra inglesi, irlandesi e gordon …

C’è stata una pointerina francese, quella di Jerome, giovane, poco più di venti mesi, che ha fatto uno

splendido turno in una disciplina non facile anche per cani maturi. È una cagna che si esprime molto bene in risaia, ha degli accertamen­ti straordina­ri, l’ho portata al richiamo ma non si è presentata nelle migliori condizioni. Ha svolto il turno in una risaia molto, molto impegnativ­a, il turno di chiamata lo ha svolto in maniera impeccabil­e.

Ci sono dei pointer, parlo di Junior, parlo della sorella di Junior che ha fatto il Cac, Briscola di Colombi, cagna di alto livello di buona marca pointer che va a beccaccini alla grande. È da tempo che non vedo soggetti così tra i pointer; avendo una certa età e giudicando da non pochi anni ho potuto notare soggetti che rappresent­ano un importante migliorame­nto della razza. Ho apprezzato molto il cane di Delborghi, Lotar Reno; un setter che rischia, che osa, è un cane che si esprime al meglio con molta audacia, del tipo o la va o la spacca. Voglio menzionare Manny, il setter irlandese di Marchetti: rispecchia perfettame­nte le qualità di razza andando a cercare i beccaccini come andrebbero cercati.

Personalme­nte ho notato gordon e pointer giovani che promettono molto bene e che, a mio avviso, vedremo esprimersi nelle prove dei prossimi anni, ad oggi ovviamente non hanno raggiunto quella piena maturità e quel giusto equilibrio fisico e mentale che la prova richiede.

Mi parli della differenza tra prove specialist­iche e caccia pratica e nello specifico il valore di queste prove.

La caccia pratica è una nota di concorso su cui il soggetto deve dimostrare di saper lavorare e di saper trattare qualsiasi tipo di selvaggina, dalla quaglia alla gallinella, al beccaccino, al fagiano, alla starna, insomma il selvatico.

Una volta messo sul terreno, il cane ti deve dare quell’impression­e di saper utilizzare tutto il selvatico presente e permettere al cacciatore di abbattere e prelevare. La prova specialist­ica è quella prova in cui il cane è alla ricerca di una esclusiva tipologia di selvatico, esprimendo­si nel modo migliore alla piena nota del concorso. Ciò permette di rendere più proficuo il lavoro su quel tipo di selvatico. Ovviamente negli anni, per la caccia pratica, si è arrivato anche a una selezione del selvatico, ossia alcuni animali non danno punteggio, vedi la lepre;questo tipo di selezione su

selvatico si è resa necessaria perché qualche giudice assegnava punto su una ferma su una lepre anche da lontano e questo, ovviamente, creava difficoltà. Ovviamente non dico che la ferma sulla lepre non abbia valore ma in questo tipo di prove crea troppi problemi.

Personalme­nte ho notato però, nelle prove a beccaccini, delle difficoltà che mi hanno lasciata alquanto perplessa, ossia l’animale si invola anche da lontano e spesso si ha difficoltà a capire se possa essere imputabile al cane o meno. Inoltre poi i beccaccini sono davvero difficili da vedere …

Ed è proprio questa la differenza Erica, qui si lavora di fino ossia un soggetto certificat­o a beccaccini ha delle caratteris­tiche assai marcate e una specificit­à che non può passare inosservat­a. La certificaz­ione permettimi è di un certo livello ma il suddetto livello è dato dalla specificit­à del selvatico e la sua difficoltà intrinseca.

Mi dicono che inoltre ha un odore molto particolar­e e molti cani lo rifiutano proprio

Erica dove sta la difficoltà? Il cane da beccaccini, che nasce con delle attitudini naturali e che si sviluppano con l’esercizio, prima di percepire il selvatico in questione, va a individuar­e e riconoscer­e il terreno perfetto per il beccaccino. Qui sta la specialità! Quell’humus, quell’emanazione che genera la pastura per il beccaccino.

Ecco qui il cane specialist­a: lui si orienta alla perfezione su un particolar­e territorio, che sicurament­e ospiterà un beccaccino, rispetto a un altro.

Questa è la diversità, che proprio il cane specialist­a è quello che riesce a sfruttare queste capacità e percepire quelle condizioni favorevoli al beccaccino.

A volte possiamo trovare quel beccaccino che in gergo definiamo ‘giù alla matta’ che può essere trascurato da un cane specialist­a.

Inoltre un cane specialist­a, capendo il terreno, lo sa anche affrontare bene dosando il passo e le energie necessarie.

Mi è piaciuto molto i soggetti del signor Colombi il quale ha sganciato prima un épagneul breton veramente bravo, e poi la pointer Briscola … Il breton ha sicurament­e i titoli per poter vincere ‘La Sgneppa d’Oro’: è molto bravo, conosce i beccaccini, ma se io debbo esprimere un parere è un cane di un livello medio. Vincerà per una costanza nei risultati ma non sono risultati di un certo spessore.

Ben diverso il discorso su Briscola e gli altri soggetti che abbiamo ricordato prima. I cani citati primasegna­no un bel po’ il periodo, posso dire che abbiamo livelli molto molto alti.

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Ester c. Marchetti
Lotar Reno c. Delborghi Ester c. Marchetti
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Argento c. Zanoni
Olli c. Marchetti Argento c. Zanoni
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Enter della Bassa Brianza c. Marchetti
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Rhapsody du Crohot Noir c. Bousquet
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 ?? ?? Duna della Cernaia c. Zanoni
Duna della Cernaia c. Zanoni
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Ala c. Marchetti
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Junior c. Marchetti
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Arno delle torricelle c. Marchetti
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Olli c. Marchetti

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