Una piacevole scoperta
Una chiamata da un numero sconosciuto è l’esordio di una piacevole conversazione nata con il signor Giuseppe Radici che, senza troppi convenevoli e in amicizia, mi chiese se avessi piacere di giudicare alla “Cattanea”, in Lomellina. Incuriosito ed onorato da questa possibilità ho accettato favorevolmente.
Per questioni anagrafiche non ho ricordi alla “Cattanea” ma, indagando tra gli addetti ai lavori, ho avuto un piacevole riscontro. Solo alcuni dubbi mi venivano posti: “Ce n’é di selvaggina? È buona? I terreni? Chissà come sarà cambiata ora... Sai, Davide, una volta era un posto esemplare per una proficua manife
stazione cinovenatoria”.
Allora, senza anticipatamente sentenziare, risposi: “Beh vivremo per scoprirlo!”.
Ho avuto una interessante batteria, composta per lo più da privati appassionati che conosco sia per la sportività che per l’educazione in campo; i cani da me visionati hanno risposto essenzialmente a ciò che si poteva richiedere nell’adempienza alla nota, ma purtroppo è mancata la “malizia venatoria”.
Meteo favorevole, brinato la mattina presto e ventilazione fievole a tratti assente, terreni decisamente variegati e di selettiva rusticità : si passa dal gerbido alle boschine di acacie, per arrivare a campi di stoppie delimitati da bordure folte; ci vuole una cerca riflessiva e di capillare ispezione per non lasciar sfuggire l’occasione buona, e premetto che ce ne sono state tante!
Purtroppo, la prontezza di riflessi non è stata protagonista.
Abbiamo trovato fagiani veri in quasi tutti i turni; soddisfatto pienamente per la loro selvaticità.
È stato un banco di prova severo, dove certamente emerge l’ausiliare d’esperienza e riempi-carniere. Si classifica e qualifica con il 1 Eccel
lente Arno, setter inglese del signor Parodi, mestierante non finissimo ma di proficuo rendimento, che concretizza un fagiano in modo esemplare e di non facile approccio. Un Gruppo cinofilo motivato, tanti sportman volontari, terreni idonei e selvaggina di alto valore, tant’è che posso dire tranquillamente attribuire la piena lode a questa manifestazione.
Grazie alla signora Caterina Amatulli, a Giuseppe Radici e alla Sis Pavia-Lomellina rappresentata da Mario Lavatelli, così come a tutto lo staff per la loro disponibilità e professionalità.
L’orgoglio
A parte la vittoria col Cac di Aria e il secondo Eccellente di Zobel di Costa Rubea, che, ovviamente, mi han reso felicissimo, quello che davvero mi ha emozionato è stato vincere il “Trofeo Bruno Ferrari Trecate”. Io non sono assolutamente la persona più indicata per parlare di questo “enorme” cinofilo, giudice e tanto, tanto altro. Voglio solamente dire una cosa: ho avuto la fortuna di essere giudicato da Bruno Ferrari Trecate in qualche occasione e ricordo benissimo quanto rimanevo entusiasta ed affascinato dalle sue relazioni e soprattutto quanto ho imparato.