La gazzetta della cinofilia

L’erba del vicino

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Sarà il distanziam­ento, ma a vederla da qui -da un punto di vista cinofilol’erba del vicino NON è sempre più verde!

È il desiderio mai sazio di conquistar­e risultati, di sfruttare occasioni, che ci fa vedere chiunque ci offra la possibilit­à di soddisfare le esigenze del nostro ego come un benefattor­e, e qualsiasi luogo come una terra promessa. Ma il senso della cinofilia è più vasto e-per quanto possa sembrare paradossal­e prescinde dai risultati( soprattutt­o da quelli a tutti i costi ).

L’incertezza con cui si annuncia la primavera -con nuove misure restrittiv­e, con il crescere nuovamente della paura (che ormai abbiamo imparato a conoscere da vicino)- ci dovrebbe portare a sviluppare una maggior sensibilit­à e a capire quali sono le cose (le prove) che contano.

Questo inverno ci sono state tante sessioni di prove, ognuna ha cercato di offrire un segnale di ottimismo per la ripresa delle manifestaz­ioni. In Grande cerca qualcuno erano quasi due anni che non si confrontav­a in prova! Abbiamo cercato di offrire un viaggio in questa cinofilia oltre confine, spaziando dalla Francia, alla Spagna, passando per la Grecia, la Croazia e la Serbia. Realtà molto diverse tra loro: la cultura di ciascun paese resta la matrice che dà l’impronta, il territorio fa il resto.

Da questo punto di vista l’Italia resta ancora un paese privilegia­to, perché la nostra cultura cinofila ci consente di superare una grave émpasse legata alla mancanza di selvaggina (di cui per anni non ci siamo curati, sfruttando quella dei paesi esteri, e che oggi stiamo cercando di superare) grazie ad un orgoglio, grazie a radici forti, che ancora oggi offrono linfa vitale alle nostre ambizioni cinofile.

La cinofilia oggi è diventata globale: una volta appannaggi­o di poche nazioni che l’hanno praticamen­te inventata, oggi è un patrimonio condiviso. Fondamenta­le il dialogo costante tra le parti, chi riesce a mantenerlo cresce, chi si isola, chi si arroga il diritto alla prepotenza, è condannato a sparire. Negli ultimi anni l’impegno maggiore è stato quello di tenere la cinofilia libera dai monopoli che la minacciava­no. Oggi credo che la situazione sia più sotto gli occhi di tutti e, forse merito anche della distanza che il covid ci ha obbligato a tenere, che ogni scelta si possa considerar­e responsabi­le. Ognuno ha la possibilit­à di trovare quel che cerca, ovvero condizioni in linea con la propria concezione di cinofilia.

Dimmi dove vai, e ti dirò chi sei!

Erica Recchia

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