La Caccia a starne degli inglesi
Dal 13 al 16 dicembre si è svolta in Croazia, a Zara la tournée italiana di Caccia a starne, a cui han fatto seguito un paio di giorni di prove con qualifiche croate. Tantissimi, come sempre, i professionisti italiani che su questi terreni abitualmente allenano, riscontrando condizioni ottimali per il loro lavoro di selezione. Ottima anche l’organizzazione, concertata dall’Italia con Branko Šare in qualità di presidente del Kennel club croato
Per me è stata una bellissima tournée, era la prima volta che andavo in Croazia come giudice, perché per questioni lavorative non avevo mai potuto, e ho avuto solo rimandi positivi: Branko è una persona seria e preparata, la logistica sui terrei è stata ottima, le starne non mi sembra abbiano più i numeri di 10 anni, fa quando frequentavo la Croazia per la caccia e l’addestramento dei miei cani, ma comunque abbiamo sempre trovato un numero sufficiente di branchi, a seconda della bravura dei cani, per effettuare le prove. Credo che la colpa del calo delle starne, oltre forse al piombo (non ci va mai leggero chi viene ahimè a caccia qui), sia un parziale abbandono dell’agricoltura; ho infatti riscontrato una vegetazione molto più fitta e alta, con molti terreni incolti che non rappresentano l’habitat ideale della starna. Ho giudicato tutti e quattro i giorni di qualifiche italiane sempre in perfetta sintonia con il collega croato Neven Ljubicic, sui terreni di Gorica su cui a rotazione nei quattro giorni ho più o meno visto tutti i cani che hanno preso parte alla tournée (tranne quelli di Simone Scarpecci e quelli di Goran Nikolic, che non mi sono mai capitati).
Il primo giorno di prove, lunedì 13 dicembre, abbiamo trovato un volo solo, poi nei giorni a seguire tre, e fino a otto/dieci, perché è vero che le starne devono esserci, perché si possano fare dei punti, ma i cani le devono andare a reperire. Il successo, o meno, di ogni giornata, a parte le difficoltà che questa poteva comportare per via delle condizioni atmosferiche, è quindi da attribuire al valore dei cani.
Parlando coi colleghi Rosa, Bonfante e Colombo Manfroni (noi quattro italiani che siamo stati ratificati da Enci per giudicare questa tournée) la situazione nei quattro terreni dove erano distribuite le quattro batterie, era più o meno simile. A Prkos Zapad Rosa incontrava molto, anche 10 o 12 branchi, così come anche Colombo Manfroni che era nella stessa area, a Prkos Istok; io e Romeo Bonfante, che eravamo rispettivamente a Gorica e a Zemunik, incontravamo forse un po’ meno, ma comunque a sufficienza. Per le Antenne, invece, luogo storico, non c’era la concessione.
I dresseur italiani hanno risposto in massa all’invito delle qualifiche italiane a Zara, e hanno preso parte -rendendo molto alto il livello del confronto- quasi tutti i professionisti
della Caccia a starne: Delfi Mazzonetto, Mauro Iazzetta, Cristiano Formenti, Filippo Mattei, Simone Scarpecci, Enzo Ortolani, Gregory Vettore, Federico Camellini, e gli “adottivi” Zoran Nikolic e Serdo Valentic, oltre ai privati come Giorgio Borsetta e Gabriele Faccio. La temperatura è stata ottimale, con 12 gradi, i primi giorni al mattino un po’ vento mutevole, ma il resto dei giorni è stato costante, quindi abbiamo visto dei lavori migliori. Il primo giorno solo un Mb a Getor Gradinska, pointer di Valentic, Il secondo giorno, martedì 14 è stato un po’ sfortunato perché il vento mutevole ha fatto si che i soggetti che hanno corso la prima metà dei turni non si siano espressi come avrebbero potuto. Non ho messo nessun cane in classifica, ma Delfi Mazzonetto mi ha fatto vedere qualche soggetto valido, mi son sembrati interessati sia Alex che Ramon, che quel giorno sono quelli che si sono espressi meglio. Di Cristiano Formenti ho apprezzato Skunk dell’Intelvi e Rudj, anche se quel giorno non hanno avuto la possibilità dell’incontro. Sportivo e simpatico Gabriele Faccio, che ha presentato due pointer e un setter. Tra i soggetti che mi hanno maggiormente impressionato c’è senz’atro Decor Evans, che in tutta la tournée ha fatto tre Cac, due Cacit, una riserva di Cacit e degli Eccellenti. Tanta roba! Praticamente in sei giorni è sempre andato in classifica. Un setter estremamente positivo che si esprime nel pieno della nota per temperamento e interpretazione del terreno, oltre a questo è un soggetto di buona qualità, con galoppo
spigliato sufficientemente radente, un bellissimo portamento di testa e una qualità importante.
Il turno in cui gli ho dato il Cac a Gorica lo ha corso insieme a Giale’s Cuper: hanno entrambi interpretato magnificamente la nota, con apertura idonee, sempre sul vento e sul terreno. Passati 10/12 minuti vedendo il turno di grande intensità, non me la son sentita di interrompere lo spettacolo e ho pensato di proseguire. Evans a quel punto è andato in ferma in ottima espressione e bella postura. Cuper, venendo dal lato di destro ha consentito, è volato il branco di starne ed entrambi i cani sono rimasti corretti. Una turno davvero emozionante.
Di Giovanelli ho apprezzato quel giorno anche il turno di Sultano dell’Abbazia, che ha fatto la riserva di Cac con una bellissima prestazione e un punto di buona fattura. Ma credo che il cane più importante sul suo furgone sia Rudj, che quel giorno nella mia batteria ha fatto un turno eccezionale, dimostrando di volere le starne, quindi tanto temperamento. Portato al richiamo termina senza la fortuna dell’incontro. Anche Giale’s Dollaro è un setter di qualità, purtroppo quando era nella mia batteria non ha avuto possibilità.
Di Nicoletti da menzionare ci sono Pico, un cane di buonissima qualità, mi sarebbe piaciuto vederlo all’incontro. Eccellente invece Nencini’s Dakota con una buona prestazione e un buon punto, con ottima espressione e buona postura. A fine del turno si è preso una licenza con un rientro che lo ha penalizzato.
Ho poi visto i soggetti presentati da Mauro Iazzetta, che quel giorno ha fatto il Cac con Cucca’s Bacardi in una situazione di vento di Bora molto importante, nonostante ciò questo setter ha fornito una buona prestazione, cercando di reperire emanazioni in situazioni difficili. A fine turno rompe un lacet, fila e chiude un branco di starne sul lato destro, rimanendo corretto.
Segue con il secondo Eccellente Toledo che fa un bellissimo turno, in un terreno dove era anche difficile esprimersi, perché molto folto. Anche Terry Ambrofellis e Oriolensis Unica sono in classifica con l’eccellente. Amos di Valeggio ha fatto anche lui un turno, in un terreno molto difficile, dimostrando temperamento qualità e intelligenza, cercando le starne laddove potevano esserci. Purtroppo quel giorno non ha incontrato. Dello stesso conduttore ho portato al richiamo Ade, che ha svolto un turno importante, ma non si è purtroppo riconfermata al richiamo.
Ho poi assegnato il terzo Eccellente ad Akeriensis Ispanico, pointer di
Enzo Ortolani, che in una situazione di Bora complicata è riuscito ad aggiudicarsi un punto su un branco di non facile risoluzione. Ortolani ha presentato anche Bill, un bellissimo pointer che ha fornito un’ottima prestazione, bene sul terreno e sul vento, ha interpretato correttamente la nota del concorso, con buona energia. Purtroppo quel giorno non ha avuto la fortuna di incontrare. Il giorno in cui ho avuto in batteria Filippo Mattei, purtroppo non ho messo cani in classifica, ma segnalerei il pointer Futuro, che ho portato al richiamo, ma purtroppo non ha incontrato. Avevo piacere a rivedere Hammer, che però non è partito. Master, invece, è partito troppo forte, andando subito fuori mano quindi non l’ho visto. Ambrofellis Zara è partita benissimo, ma tendeva un po’ ad esagerare, ma era in calore -o vicina- quindi era un po’ sballata.
Di Camellini ho apprezzato Agadir, che ha fatto un bel turno, ma ha lasciato le starne, mentre Hadolf del Sasa Stankovic non mi ha entusiasmato per il metodo di cerca.
Voglio segnalare anche un pointer di Valentic: Valserita Oli, soggetto pointer con un buon portamento, che nella prima parte del turno non si è espresso idealmente, poi invece si è messo bene sul terreno e sul vento, sulla sinistra è andato in ferma, all’arrivo del conduttore ha strappato mostrando una bellissima marca pointer. Purtroppo ha forzato, ma in una prospettiva futura è un pointer da tenere sott’occhio.
Una nota sui barrage
I primo giorno il barrage ha assegnato il Cacit a Liz, setter di Nicoletti e la riserva a Nencini’s Dakota, che aveva la Riserva di Cac nella stessa batteria, ma non c’erano altre certificazioni.
Il giorno 14 dicembre il barrage ha visto il confronto tra Pico e Valserita Obi, con Cacit assegnato a quest’ultimo per maggior freschezza ed aderenza alla nota.
Il 15 dicembre barrage tra Decor Evans e Ade che partono entrambi bene sul lato assegnato, con giuste aperture e aderenza alla nota, ma la qualità superiore di Evans è stata determinante quindi Cacit a questo setter presentato da Nicoletti.
Quello dell’ultimo giorno, giovedì 16 dicembre, è stato un gran bel barrage con tre soggetti di buona qualità: Giale’s Dollaro di Giovanelli, Decor Evans di Nicoletti, e Cucca’s Bacardi di Iazzetta. Ancora una volta (anche il giorno prima) Decor Evans ha prevalso per nota e qualità. Bacardi ha fatto un bel barrage, ma la qualità di Evans è superiore, mentre Giale’s Dollaro è un soggetto di qualità, ma purtroppo ha interrotto un lacet. Io nel barrage giudico la nota, e a parità vado a vedere la qualità, ma Decor Evans è superiore rispetto agli altri per nota e qualità.