Marzale’s Offline
prop. all.to dei Mascii - cond. Davide Bruni
Marzales’s Offline, uno dei cinque fratelli (tre maschi e due femmine, tutti di grandissimo pregio), figli di Epo e Marzales’s Iride (ovvero nipote di Cucca’s Rayban e di Radentis Parigi, giusto per mantenere saldo il maschilismo cinofilo) su cui abbiamo cominciato a puntare gli occhi quest’estate sui prati delle Classiche, dove -in classe giovani- ha strappato diversi risultati. Ha saltato il Derby 2021 (e chissà mai se ci sarà occasione di recuperarlo) ma in Serbia, all’Eurocoppa, ha fatto il Cacit, dimostrando non solo stile, ma anche avidità e intelligenza venatoria. Indubbiamente si tratta di uno dei giovani setter più interessanti, oggi. Il suo proprietario, Fabrizio Gori (proprietario anche di JFK) racconta
“Marzale’s Offline l’ho visto la prima volta quando Coti Zelati aveva affidato i tre fratelli a Bruni, da avviare. Di Offline mi hanno colpito subito l’intelligenza e l’intraprendenza, la voglia che aveva di apprendere, la serietà e la concretezza.
Mi sono avvicinato alla cinofilia partendo dalla caccia, mi piacciono i cani bravi quindi ho sempre avuto il pallino delle prove e della Grande cerca. Mi piace il cane cacciatore, lo stilista e avido, quello che non manca un incontro; il cane per me deve essere di rendimento.
Avevo preso da Ambrogio Cereda Marzale’s JFK, proprio per l’estrema positività del cane e quando Bruni mi ha proposto Offline ho accettato subito, anche perché ripongo grande fiducia sul lavoro di selezione che Coti Zelati fa sulle femmine. Il cane mi è piaciuto per il carattere, la vivacità, la disponibilità... sicuramente un setter sopra le righe che ha dimostrato nel proseguo del lavoro tanta voglia di collaborare e grande capacità di recepire l’addestramento, tant’è che il suo avviamento di carriera ha subito dato risultati importanti.
L’entusiasmo che vedevo in Bruni nel lavorare il cane mi ha ulteriormente confortato e i risultati ottenuti lo hanno confermato: a soli due anni si è guadagnato l’accesso alla prova di Eccellenza su quaglie, dopo risultati di rilievo nella classe giovane in Classica. Questo è stato per me motivo di orgoglio e soddisfazione, culminati con la vittoria dell’Eurocoppa in Serbia dove ha vinto un barrage a tre in modo netto, al cospetto di una giuria internazionale.
Peccato non aver potuto disputare il Derby, ora attendiamo le prove primaverili a Grande cerca, quelle a cui -da cacciatore- tengo maggiormente, in quanto le ritengo valide e probanti.
In queste prove dovrebbero debuttare anche i due fratelli di Offline -Online e Offtopic- dei quali Bruni parla molto bene: tre fratelli che corrono sottolineano la non casualità e l’importante valore genetico di questo soggetto.
Intanto M. Offline viene richiesto per qualche accoppiamento, anzi a due anni e mezzo è già nonno! Usato giovanissimo da Davide Bruni su una figlia di Szlatan, pare esserci in questa sua primissima cucciolata un soggetto particolarmente interessante, che giovanissimo anche lui, a sua volta è stato usato da Coti Zelati in riproduzione”.
Vidi per la prima volta Munich de Akelarre (allevatore Gabriel Ayesta) due anni fa circa, quando ancora poco più di un cucciolotto era stato sciolto in una finca in Spagna assieme ai fratelli. Mi colpì subito l’impostazione del galoppo e la sua qualità sopraffina (sebbene giovanissimo) e mi rimasero talmente impressi da chiedere subito a Gabriel il permesso di portarlo avanti. Inizialmente Gabriel era indeciso e titubante, capendo lui stesso le potenzialità e le doti del cane, ma alla fine, dopo qualche giorno e grazie alle mie insistenze, acconsentì. Da lì partì il progetto di lavoro per Munich.
Data la grande qualità e potenzialità del cane, lo proposi a Vilmo Spaggiari, grande intenditore ed appassionato di pointer, che dopo averlo visto se ne innamorò. Volendo testare le qualità del cane ed avere più certezze, lo abbiamo portato sulle starne sia in Polonia che in Serbia ed in queste occasioni Munich ci ha dimostrato di avere tutte le qualità del campione: testa, qualità, venaticità e bellissime espressioni da pointer a contatto col selvatico. È un pointer da ogni punto di vista, brucia il terreno con grandissima eleganza ed ha un sistema nervoso ed un temperamento unico. Doveva fare il Derby nel 2021 in Spagna, ma essendo saltato per il covid, non ha potuto che debuttare adesso in Serbia. Durante la tournée serba ha conseguito risultati eccezionali: miglior pointer con sette risultati (tre volte Cac e quattro volte Eccellente) su 11 prove libere svolte. Insomma, un esordio per un giovane da far invidia anche ai cani più esperti, direi! Sono felice che un pointer come Munich sia in mano a Spaggiari, fine appassionato di pointer di lunga data, e credo inoltre che questo soggetto potrà essere uno dei riferimenti per la selezione futura della razza. Viste le emozioni provate nell’addestramento di Munich, ho chiesto a Gabriel anche un fratello, derivante dalla stessa cucciolata: Milano de Akelarre (proprietario Vilmo Spaggiari) rimasto “fermo ai box” a causa del Covid, ma sebbene l’addestramento sia ancora indietro, il soggetto mostra delle ottime prospettive di lavoro. Milano è dotato di un bel galoppo allungato, una grande forza fisica ed un portamento che ruba l’occhio. La tournée serba è stata lunga e faticosa, ma ricca di soddisfazioni, anche se al nostro arrivo le condizioni dei terreni non erano favorevoli: erano infatti secchi e duri a causa della siccità dei mesi precedenti. Fortunatamente, qualche giorno prima delle prove ha iniziato a piovere con regolarità ammorbidendo i terreni e permettendoci quindi di incontrare molti branchi di starne anche al centro dei campi.
Abbiamo avuto una buona rotazione di terreni e conduttori, e l’organizzazione serba, sebbene non abbia avuto la presenza di giudici italiani causa covid, è riuscita a garantire l’internazionalità delle prove ingaggiando molti altri giudici da altre nazioni. La pandemia ha colpito duramente molti settori lavorativi e il nostro di addestratori cinofili non fa eccezione, basti pensare a tutte le prove internazionali annullate e/o rimandate negli ultimi due anni. Credo fermamente che in questo periodo di crisi globale sia assolutamente necessario confrontarsi e trovare dei punti comuni per redigere dei calendari, tali da creare o garantire un flusso di lavoro sicuro per gli addestratori, e non solo. I litigi, i silenzi, le barriere escludono ed isolano, non permettono di migliorare o di risolvere i problemi. È solo rimanendo uniti che riusciremo a costruire qualcosa di bello per la cinofilia e per i suoi appassionati.
Allevare per noi è una passione, i cuccioli sono emozioni, sogni e aspettative, alcune volte non si avverano, ma altre volte la realtà supera l’immaginazione.
Così per raccontare Thor dobbiamo partire dalla decisione di fare la cucciolata tra Picenum Zafir e la nostra Marylin.
Zafir, nella sua carriera, ha raccolto successi e certificazioni in tutta Europa, ma nonostante questo era stato poco impiegato in riproduzione, peccato. Scegliamo Zafir per il suo equilibrio, per l’estrema duttilità e la capacità di passare dai green delle Classiche a quaglie ai terreni impegnativi della Grande cerca. Un soggetto sempre positivo. Scegliamo Marylin perché femmina cacciatrice, con doti stilistiche importanti, che ha avuto solo una sfortuna: essere sorella di Milady, se così non fosse stato, avrebbe sicuramente avuto una carriera importante.
Quando il 10/10/2015 nasce Thor, il nostro allevamento stava vivendo un momento magico con Milady che si stava imponendo in Grande cerca vincendo l’Open de France e conquistando certificazioni in tutte le palestre europee.
Fin dai primi mesi notavamo qualcosa di speciale, ma gli amici scherzando ci ricordavano che per il calcolo delle probabilità era impossibile che avessimo trovato di nuovo un grande cane da prove. Bruni già alle prime uscite si rese conto delle potenzialità di questo soggetto e lo elesse a nuova promessa.
Da promessa Thor è diventato realtà, fu subito protagonista nella stagione d’esordio in Grande cerca, ma a Thor diamo anche il merito di averci fatto tornare protagonisti, come allevamento, nelle Classiche a quaglie. Infatti, nel 2019 vince la Prova d’Eccellenza e il “Trofeo Michele Iazzetta” che il Pointer
Club assegna al miglior pointer del circuito delle Classiche, trofeo che si è aggiudicato anche nel 2020 e -se non sbagliamo i calcoli- anche nel 2021.
Il 2021 è stato sicuramente un anno di importanti conferme per Thor, che è risultato anche uno dei migliori pointer nell’ultima trasferta a branchi in Grande Cerca in Serbia. I valori di Thor sono da riconoscere sia per essersi imposto nonostante il periodo storico complicato, durante il quale sono venuti a mancare numerosi appuntamenti, sia perché è riuscito a brillare su un furgone con molti soggetti importanti come quello di Bruni.
In famiglia ci diverte tanto la sfida con Universo, che nel 2020 si è aggiudicato il “Trofeo Zironi” come miglior pointer in Grande cerca, anche noi da spettatori e appassionati siamo curiosi di vedere come andrà a finire.
Per noi è di grande soddisfazione constatare in Thor qualità fondamentali che, oltre a rappresentare la massima espressione di razza, confermano una costanza di rendimento che non può certo passare inosservata agli occhi degli addetti e degli appassionati.
Siamo sicuri che le peculiarità di Thor verranno trasmesse anche ai suoi figli, alcuni di questi si stanno già rivelando promettenti. I giovani sono la linfa vitale per il futuro dell’allevamento.