Il cambiamento del Club
Mi sento di dire che in questi anni abbiamo cambiato il Club del Beccaccino. L’abbiamo reso il Club di tutti; gli appassionati si possono avvicinare a noi senza quella pressione e paura che generava il Club, diamo spazio a tutti di esprimere il proprio parere giusto o sbagliato che sia, ognuno racconta le esperienze vissute nel corso della sua attività venatoria e soprattutto quello che il suo ausiliare gli ha insegnato, perché è il nostro cane che ci insegna ad andare a caccia. Purtroppo ci saranno sempre persone che anziché scegliere di ottenere minori prelievi ma godere della azioni di qualità del proprio ausiliare preferiscono fare carniere indipendentemente dalla qualità del suo ausiliare. E ancora c’è chi si accontenta solamente della ferma senza un minimo di prestazione, infine ci saranno gli imbecilli che vanno al salto lasciando i propri cani nel baule della macchina. Una volta giunti al ristorante o al bar questi signori esalteranno le azioni di non so che cane. Poi ci sono i fenomeni dei social che postano foto e video di azioni cinofile e carnieri, e qui si aprono scenari fantascientifici. Poi tu calpesti risaie e macini chilometri a gogo e trovi sempre gli stessi cacciatori con gli stessi ausiliari. Sono convinto che se non ci si confronta con gli altri (uomini e cani) resterà sempre povero perché si cresce solo con il confronto, il dialogo e con scambi di opinioni. Ricordiamoci che con questo selvatico ogni cacciatore può smentire l’altro ogni momento perché ogni azione evidenzia la scaltrezza di questo selvatico che ha comportamenti sempre diversi sia in funzione dei terreni sia per le condizioni meteorologiche, la temperatura e la stagione.
Ma ritorniamo a noi, vi è gente fuori dal coro, mai visti alle prove, che parla per sentito dire e mette in discussione le qualifiche dei soggetti più rappresentativi. Chiaro che a noi questi personaggi manco ci sfiorano e nemmeno turbano sia noi che i nostri nuovi soci visto che siamo a oltre 300 di cui molti giovani entusiasti di farne parte. Oggi ci sono soggetti regolarmente lastrati e con qualifiche nei raduni di tutto rispetto. A questo proposito ricordo che per partecipare all’assegnazione della sgneppa d’oro viene richiesta la qualifica di almeno molto buono in morfologia ottenuta in raduno o speciale di razza. Si vedono prestazioni di alto livello sia per qualità che per rispetto della nota e quindi è normale che anche le qualifiche di eccellenza siano più frequenti. La nota del concorso viene eseguita nel pieno rispetto del regolamento Enci. Oggi i nostri soggetti vengono esposti con grossi sacrifici di tempo e denaro sui palcoscenici più impor
tanti vedi Campofelice e riconosciuti dalle società specializzate come potenziali riproduttori della la razza cui appartengono. La selezione si fa con il confronto e sui campi, tutto il resto e pura noia e chiacchiere. Dico sempre quello che penso e se qualcuno vorrà smentirmi sa dove trovarmi, e con immenso piacere accetterò il civile contradditorio. Approfitto per anticipare che il Club del Beccaccino, pandemia permettendo, in data da definire ,organizzerà un convegno con giudici concorrenti soci e simpatizzanti per parlare di cinofilia su beccaccini. Vi aspettiamo numerosi. Ad Maiora .