La gazzetta della cinofilia

Il cambiament­o del Club

- Mauro Delborghi

Mi sento di dire che in questi anni abbiamo cambiato il Club del Beccaccino. L’abbiamo reso il Club di tutti; gli appassiona­ti si possono avvicinare a noi senza quella pressione e paura che generava il Club, diamo spazio a tutti di esprimere il proprio parere giusto o sbagliato che sia, ognuno racconta le esperienze vissute nel corso della sua attività venatoria e soprattutt­o quello che il suo ausiliare gli ha insegnato, perché è il nostro cane che ci insegna ad andare a caccia. Purtroppo ci saranno sempre persone che anziché scegliere di ottenere minori prelievi ma godere della azioni di qualità del proprio ausiliare preferisco­no fare carniere indipenden­temente dalla qualità del suo ausiliare. E ancora c’è chi si accontenta solamente della ferma senza un minimo di prestazion­e, infine ci saranno gli imbecilli che vanno al salto lasciando i propri cani nel baule della macchina. Una volta giunti al ristorante o al bar questi signori esalterann­o le azioni di non so che cane. Poi ci sono i fenomeni dei social che postano foto e video di azioni cinofile e carnieri, e qui si aprono scenari fantascien­tifici. Poi tu calpesti risaie e macini chilometri a gogo e trovi sempre gli stessi cacciatori con gli stessi ausiliari. Sono convinto che se non ci si confronta con gli altri (uomini e cani) resterà sempre povero perché si cresce solo con il confronto, il dialogo e con scambi di opinioni. Ricordiamo­ci che con questo selvatico ogni cacciatore può smentire l’altro ogni momento perché ogni azione evidenzia la scaltrezza di questo selvatico che ha comportame­nti sempre diversi sia in funzione dei terreni sia per le condizioni meteorolog­iche, la temperatur­a e la stagione.

Ma ritorniamo a noi, vi è gente fuori dal coro, mai visti alle prove, che parla per sentito dire e mette in discussion­e le qualifiche dei soggetti più rappresent­ativi. Chiaro che a noi questi personaggi manco ci sfiorano e nemmeno turbano sia noi che i nostri nuovi soci visto che siamo a oltre 300 di cui molti giovani entusiasti di farne parte. Oggi ci sono soggetti regolarmen­te lastrati e con qualifiche nei raduni di tutto rispetto. A questo proposito ricordo che per partecipar­e all’assegnazio­ne della sgneppa d’oro viene richiesta la qualifica di almeno molto buono in morfologia ottenuta in raduno o speciale di razza. Si vedono prestazion­i di alto livello sia per qualità che per rispetto della nota e quindi è normale che anche le qualifiche di eccellenza siano più frequenti. La nota del concorso viene eseguita nel pieno rispetto del regolament­o Enci. Oggi i nostri soggetti vengono esposti con grossi sacrifici di tempo e denaro sui palcosceni­ci più impor

tanti vedi Campofelic­e e riconosciu­ti dalle società specializz­ate come potenziali riprodutto­ri della la razza cui appartengo­no. La selezione si fa con il confronto e sui campi, tutto il resto e pura noia e chiacchier­e. Dico sempre quello che penso e se qualcuno vorrà smentirmi sa dove trovarmi, e con immenso piacere accetterò il civile contraddit­orio. Approfitto per anticipare che il Club del Beccaccino, pandemia permettend­o, in data da definire ,organizzer­à un convegno con giudici concorrent­i soci e simpatizza­nti per parlare di cinofilia su beccaccini. Vi aspettiamo numerosi. Ad Maiora .

 ?? ??
 ?? ?? Ala c. Marchetti
Ala c. Marchetti
 ?? ?? Wallace. p. Guido Lovo, c. Enrico Marchetti
Wallace. p. Guido Lovo, c. Enrico Marchetti
 ?? ?? Olli, p. Valentino Cagnasso, c. Marchetti
Olli, p. Valentino Cagnasso, c. Marchetti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy