La squadra di Caccia a starne
Ho giudicato la settima organizzata da Fabio Calabrese per il Pointer club spagnolo e avevo l’incarico di formare la squadra del Campionato pointer. Avevo tanto entusiasmo, perchè la Spagna con il suo paesaggio, il suo sole, la grande bellezza dei terreni e delle sue architetture crea sempre desiderio di esserci. Mi sono trovato bene, anche se il cambiamento della cinofilia, anche in Spagna, si sente. Ci sono in campo forze nuove, che si stanno impegnando e mi auguro che siano portatori dei valori della passata generazione. Durante la prima settimana ci sono state condizioni climatiche e ambientali non certamente favorevoli per pretendere un lavoro di livello, che alcuni cani sicuramente sarebbero stati in gradi altrimenti di esprimere: grano basso, pernici non ancora ben accoppiate che la sera si mettevano spesso in brigata (il loro comportamento e le emanazioni hanno messo a dura prova il lavoro dei cani); anche il vento in quella settimana non sempre -e soprattutto nella parte centrale della giornata- non solo era mutevole, ma spesso anche assente.
Detto questo, il mio compito era guardare i pointer nella nota della Caccia a starne, ma per necessità organizzative mi è stato chiesto di giudicare anche le prove a Granproseguo
de cerca, l’organizzazione mi ha comunque consentito di visionare i nostri pointer anche fuori concorso, quindi credo di esser riuscito ad avere un panorama completo del patrimonio della razza in mano ai nostri bravi dresseur.
La squadra l’ho fatta sulla base dei soggetti disponibili, vista la concorrenza dei pointer stranieri ho pensato i nostri potessero dimostrare l’importanza dell’allevamento italiano, ma il mondo delle prove si sa c he può riservare delle sorprese. Dopo una prima cernita, mi sono trovato con una rosa di nove soggetti, ma a chiusura delle due settimane di prove l(guardano anche ai risultati ottenuti nelle prove organizzate dal Setter club) a rappresentativa era composta da cinque titolari e due riserve:
Kelly della Cervara (cond. Scarpecci) è andata migliorando, soprattutto dopo qualche giorno. In prova aveva dimostrato di essere una cagna matura, anche se non al top della forma, che però ha raggiunto sotto data.
Akeriensis Irene (cond. Mauro Iazzetta): la cagna ha dimostrato già dalle prime fasi una buona salute fisica, svolgendo dei buoni turni, per tenuta del terreno di prova. Nel Campionato ha confermato anche se non ottiene qualifiche.
Special one del Sargiadae (cond. Sandro Albamonte) è un soggetto che ha dimostrato di essere in buona forma, ottenendo anche nelle prove preliminari un Cacit. Subito mi ha dimostrato concretezza e capacità di realizzo, cosa che conferma nel Campionato ottenendo un Mb nella prima giornata e un primo Mb il secondo giorno. La giuria gli ha riscontrato la graffiatura di un galoppo un filino appesantito che gli avrebbe precluso una qualifica superiore, pur stando bene sul terreno e aggiudicandosi un buon punto per presa ed espressione. Akeriensis Clint (cond. Mauro Iazzetta) ha svolto -anche nelle fasi di selezione- turni nella bella nota. Il secondo giorno nel campionato è andato al richiamo e si è guadagnato un secondo turno importante: ha fatto un’ottima impressione alla classe giudicante, purtroppo non ha avuto occasione. Un vero peccato perché è il pointer che in quella giornata aveva dato l’impressione migliore.
Paride (cond. Francesco Moretti) è un soggetto che già conoscevo, per averlo visionato anche nelle prove Classiche, che sono garanzia di tenuta di turno e di nota, oltre che di qualità. Caratteristiche che aveva evidenziato nelle fasi di selezione, ha raggiunto un buono stato di forma a cavallo dei giorni del Campionato in cui, il secondo giorno, si è espresso con un turno importante per la nota, un’ottima ferma per presa, la conclusione non è però stata come si conviene e all’involo delle pernici non è rimasto corretto. Futuro (cond. Filippo Mattei) si è
guadagnato il posto nella squadra, pur essendo un soggetto molto giovane per la bella marca di galoppo e di espressione nelle varie fasi di lavoro. Nei due giorni non coglie occasione.
Lady (cond. Roberto Di Ienno), questa pointer nelle fasi di selezione ha dimostrato di essere una cagna nella piena maturità fisica e mentale, ha dei mezzi per cui si esprime nella buona nota. Se vogliamo trovarle un neo non è sempre ben determinata a contatto con le pernici che si sottraggono, ma assistita dal conduttore riesce ad esprimersi anche bene. Nel campionato si aggiudica un 3 Eccellente di tutto rispetto. A conclusione delle mie impressioni dico che si sente la necessità di ritenere i campionati dei concorsi di Classica a starne, e non di caccia, perché su quei terreni e in quelle condizioni si consente anche di alzare l’asticella per far sì che il tutto possa essere più selettivo, non solo per la qualità dei soggetti che non manca certo, ma soprattutto per la loro formazione e preparazione.