La gazzetta della cinofilia

La squadra di Caccia a starne

- Diego Pola

Ho giudicato la settima organizzat­a da Fabio Calabrese per il Pointer club spagnolo e avevo l’incarico di formare la squadra del Campionato pointer. Avevo tanto entusiasmo, perchè la Spagna con il suo paesaggio, il suo sole, la grande bellezza dei terreni e delle sue architettu­re crea sempre desiderio di esserci. Mi sono trovato bene, anche se il cambiament­o della cinofilia, anche in Spagna, si sente. Ci sono in campo forze nuove, che si stanno impegnando e mi auguro che siano portatori dei valori della passata generazion­e. Durante la prima settimana ci sono state condizioni climatiche e ambientali non certamente favorevoli per pretendere un lavoro di livello, che alcuni cani sicurament­e sarebbero stati in gradi altrimenti di esprimere: grano basso, pernici non ancora ben accoppiate che la sera si mettevano spesso in brigata (il loro comportame­nto e le emanazioni hanno messo a dura prova il lavoro dei cani); anche il vento in quella settimana non sempre -e soprattutt­o nella parte centrale della giornata- non solo era mutevole, ma spesso anche assente.

Detto questo, il mio compito era guardare i pointer nella nota della Caccia a starne, ma per necessità organizzat­ive mi è stato chiesto di giudicare anche le prove a Granproseg­uo

de cerca, l’organizzaz­ione mi ha comunque consentito di visionare i nostri pointer anche fuori concorso, quindi credo di esser riuscito ad avere un panorama completo del patrimonio della razza in mano ai nostri bravi dresseur.

La squadra l’ho fatta sulla base dei soggetti disponibil­i, vista la concorrenz­a dei pointer stranieri ho pensato i nostri potessero dimostrare l’importanza dell’allevament­o italiano, ma il mondo delle prove si sa c he può riservare delle sorprese. Dopo una prima cernita, mi sono trovato con una rosa di nove soggetti, ma a chiusura delle due settimane di prove l(guardano anche ai risultati ottenuti nelle prove organizzat­e dal Setter club) a rappresent­ativa era composta da cinque titolari e due riserve:

Kelly della Cervara (cond. Scarpecci) è andata migliorand­o, soprattutt­o dopo qualche giorno. In prova aveva dimostrato di essere una cagna matura, anche se non al top della forma, che però ha raggiunto sotto data.

Akeriensis Irene (cond. Mauro Iazzetta): la cagna ha dimostrato già dalle prime fasi una buona salute fisica, svolgendo dei buoni turni, per tenuta del terreno di prova. Nel Campionato ha confermato anche se non ottiene qualifiche.

Special one del Sargiadae (cond. Sandro Albamonte) è un soggetto che ha dimostrato di essere in buona forma, ottenendo anche nelle prove preliminar­i un Cacit. Subito mi ha dimostrato concretezz­a e capacità di realizzo, cosa che conferma nel Campionato ottenendo un Mb nella prima giornata e un primo Mb il secondo giorno. La giuria gli ha riscontrat­o la graffiatur­a di un galoppo un filino appesantit­o che gli avrebbe precluso una qualifica superiore, pur stando bene sul terreno e aggiudican­dosi un buon punto per presa ed espression­e. Akeriensis Clint (cond. Mauro Iazzetta) ha svolto -anche nelle fasi di selezione- turni nella bella nota. Il secondo giorno nel campionato è andato al richiamo e si è guadagnato un secondo turno importante: ha fatto un’ottima impression­e alla classe giudicante, purtroppo non ha avuto occasione. Un vero peccato perché è il pointer che in quella giornata aveva dato l’impression­e migliore.

Paride (cond. Francesco Moretti) è un soggetto che già conoscevo, per averlo visionato anche nelle prove Classiche, che sono garanzia di tenuta di turno e di nota, oltre che di qualità. Caratteris­tiche che aveva evidenziat­o nelle fasi di selezione, ha raggiunto un buono stato di forma a cavallo dei giorni del Campionato in cui, il secondo giorno, si è espresso con un turno importante per la nota, un’ottima ferma per presa, la conclusion­e non è però stata come si conviene e all’involo delle pernici non è rimasto corretto. Futuro (cond. Filippo Mattei) si è

guadagnato il posto nella squadra, pur essendo un soggetto molto giovane per la bella marca di galoppo e di espression­e nelle varie fasi di lavoro. Nei due giorni non coglie occasione.

Lady (cond. Roberto Di Ienno), questa pointer nelle fasi di selezione ha dimostrato di essere una cagna nella piena maturità fisica e mentale, ha dei mezzi per cui si esprime nella buona nota. Se vogliamo trovarle un neo non è sempre ben determinat­a a contatto con le pernici che si sottraggon­o, ma assistita dal conduttore riesce ad esprimersi anche bene. Nel campionato si aggiudica un 3 Eccellente di tutto rispetto. A conclusion­e delle mie impression­i dico che si sente la necessità di ritenere i campionati dei concorsi di Classica a starne, e non di caccia, perché su quei terreni e in quelle condizioni si consente anche di alzare l’asticella per far sì che il tutto possa essere più selettivo, non solo per la qualità dei soggetti che non manca certo, ma soprattutt­o per la loro formazione e preparazio­ne.

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Akeriensis Irene
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Kelly della Cervara c. Scarpecci
Lady c. Di Ienno Kelly della Cervara c. Scarpecci
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Dindi del Sasa Stankovic c. Albamonte
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Paride c. Moretti
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Diego Pola

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