Esseri superiori… forse
Convocato a rappresentare la propria nazione. Membro di una rappresentativa nazionale.
Fino a pochi giorni fa pensavo fosse un onore, un obiettivo da perseguire per ogni professionista nel proprio campo. Ed invece ecco la doccia fredda. La disillusione di chi come me riteneva di essere un fortunato prescelto dalla propria nazione.
In questo caso si tratta di un cane, di un atleta, di un fuoriclasse. Di un campione affermato su più palcoscenici. Sempre pronto a dare tutto. Di un campione europeo in carica, che si era guadagnato sul campo la convocazione a rappresentare l’ Italia. Io, come selezionatore, ero sicuro che come sempre non avrebbe tradito le attese, che avrebbe ben rappresentato il suo club ed il suo ente di appartenenza.
Ci eravamo incontrati in molte occasioni. Alcuni giorni prima della sua convocazione ero andato a controllare il suo stato di forma, anche se dentro di me sapevo che non ce ne sarebbe stato bisogno. Era sceso dal furgone con la solita carica, girando in tondo intorno al suo conduttore aspettando di farsi legare per poi iniziare a fare ciò per cui è nato, per cui vive, per cui si è preparato per anni… gareggiare in prove zootecniche.
Alla fine della sua performance la conferma, come se ce ne fosse stato bisogno, che sarebbe stato uno dei sette setter che avrebbero rappresentato l’ Italia al campionato Europeo di Grande Cerca 2022. Il giorno in cui doveva salire in pedana per farsi fotografare, fiero, orgoglioso, sicuro delle proprie capacità… non gli è stato permesso. Sono sicuro che lui sarebbe venuto, puntuale, ben spazzolato, con la concentrazione che solo i campioni hanno. Pronto a sfidare le rojas ed a dare tutto per confermare che il campione di
Europa in carica era lui.
Nulla di tutto ciò. Lui è un cane. Non gli è dato potere decisionale. Quello aspetta agli umani, esseri superiori… forse.
Queste poche righe te le dovevo grande campione… ci vediamo sul green!